Governo M5S, Tg1 ora amico di Di Maio. Lo dimostra il bus bruciato a Roma
Emblematico il caso del bus incendiato a Roma.
Indubbiamente la Rai è il miglior termometro politico per capire come vanno le cose della politica.
Infatti nulla è più sensibile dei suoi programmi ai futuri potenti che potrebbero atterrare sul pianeta di Saxa Rubra.
Basta infatti guardare i Tg, ma anche i programmi politici, per rendersene presto conto e di questo se ne sono accorti proprio i grillini che hanno lamentato, tramite Luigi Di Maio, che i Tg Rai erano divenuti di nuovo ostili, dopo che erano stati “trattati con i guanti bianchi” per 50 giorni e cioè quando Di Maio conduceva le danze per il governo.
Il capo grillino, nel consueto stile che lo caratterizza, aveva dunque lanciato una fatwa contro i direttori dei Tg che avevano cambiato idea sulle sorti magnifiche e progressive del Movimento e aveva dichiarato che avrebbero fatto una legge per cacciarli tutti e tre.
Finito il periodo, peraltro breve, in cui i grillini sembravano fuori gioco causa “governo neutrale” del Presidente Mattarella i Tg sono tornati alla grande se non ad ossequiare, almeno ad essere assai gentili e benevoli nei confronti dei Cinque Stelle che ora le mani sulla Rai le metteranno davvero.
Ed ecco dunque il nuovo cambio di rotta qualche giorno fa dopo l’ennesimo autobus Atac andato a fuoco e poi esploso nel centro di Roma.
Come noto, la sindaca di Roma è Virginia Raggi, pasionaria dei Cinque Stelle responsabile dell’Atac e dei suoi disastri, insieme ai tanti guai che affliggono la Capitale, come la monnezza e le buche, tanto per citare i più noti.
Ebbene dicevamo, il Tg1 ha fatto capire in un servizio che sì i bus esplodono ma che la Raggi non c’entra perché la flotta è vecchia e naturalmente, è sottinteso, è sempre colpa delle passate amministrazioni dopo quasi due anni di governo a Cinque Stelle.
Invece che i sondaggi dei dotti politologi o gli almanaccamenti dei cosiddetti esperti il consiglio è: se volete sapere chi comanderà a breve in Italia seguite i Tg Rai. Dalle “affettuosità” saprete il futuro un po’ come gli aruspici etruschi.