Politica

Guerra, da Draghi a Sallusti: tutti difensori a oltranza di Usa e Zelensky

l'opinione di Paolo Diodati

Prima la pandemia ora la guerra in Ucraina, in Italia dilaga il virus della rinocerontite: chi non si allinea al pensiero dominante, è un dissidente

Esempio esimio, che ho evidenziato in diverse occasioni, il nostro premio Nobel Giorgio Parisi, nel corso della prima rinocerontite. Ho dedicato al suo caso due articoli su Affaritaliani. Gli appartenenti a questo gruppo, con uno o due corni fasulli come nei balli in maschera, a proposito anche del loro uso delle museruole, costituiscono la famosa maggioranza silenziosa. Insieme a chi si dichiara no-vax e no-vaccini sperimentali, costituiscono certamente la maggioranza assoluta della popolazione che vorrebbe vivere tranquillamente senza aver problemi con le grane delle pandemie da rinocerontite. Il Ministro della Sanità, incoraggia la denuncia dei finti rinoceronti.

Siamo arrivati all'assurdo vero, ritenuto normale, di rinoceronti che rivendicavano la libertà di non incontrare un non rinoceronte (come nell'esempio ricordato della lettera a Belpietro) per non correre il rischio di perdere il corno per inoculazione del terribile dubbio. Insomma, mentre Ionesco descrive un'espansione naturale, dovuta al conformismo, della gente "cornuta", in Italia il famigerato trio Mattarella-Speranza-Draghi, ha di fatto imposto il corno a tutti, rendendo la vita impossibile ai non cornuti. Addirittura, sempre superando la fantasia di Ionesco, hanno licenziato chi non metteva il corno. Hanno discusso per due anni se rendere obbligatorio, per legge, un bel corno.

Hanno brevettato addirittura degli intrugli che facevano spuntare il corno della rinocerontite e quante più iniezioni si facevano, più uno diventava un rinoceronte di razza: "Sono ansioso di fare la terza dose".  Si sa che con un corno o due, le famose corna, si sta male. Ma è stata ed è lotta a chi parla di effetti collaterali pericolosi.