Politica
Sardine di nuovo in piazza. La nuova battaglia per lo ius soli e George Floyd
Una grande manifestazione in ricordo dell'afroamericano ucciso, in tanti gridano "i can’t breath", "non riesco a respirare"
Sardine di nuovo in piazza, Santori: "Noi siamo per lo ius soli puro"
Il Coronavirus in Italia non è stato ancora sconfitto, ma il segnale che le cose stanno lentamente migliorando arriva dalla piazze. Riprendono le manifestazioni pubbliche e un po' a sorpresa, dopo l'annuncio "prendiamoci una pausa", tornano anche le Sardine. Lo fanno in ricordo di George Floyd, l’afroamericano ucciso a Minneapolis da un agente di polizia. Mattia Santori e gli altri ragazzi - si legge sul Corriere della Sera - tornano a farsi sentire con una manifestazione a Roma contro il razzismo, che riecheggia le proteste americane e di tante città europee e fa tornare nelle agende politiche un tema che era finito nel dimenticatoio, perché considerato divisivo nella maggioranza: l’introduzione dello ius soli, ovvero l’attribuzione del cittadinanza a chi nasce sul nostro territorio.
Si comincia con una coreografia sentita che rimanda alla tragica uccisione di Floyd: 8 minuti e 46 secondi di silenzio, il tempo passato prima della morte. I primi 4 minuti tutti inginocchiati e gli ultimi 4 in piedi con il pugno sinistro alzato verso il cielo. Qualcuno urla «I can’t breath», «non riesco a respirare», le ultime parole disperate gridate da Floyd, mentre moriva sulla strada. Sul palco si alternano in molti ma è la giovane stilista italo-haitiana, Stella Jean, a ricordare che c’è un convitato di pietra in piazza, un tema politico che è stato dimenticato, e non solo a causa del coronavirus. La Jean, nata a Roma, Costituzione alla mano, chiede che le sue figlie non ricevano le minacce e le offese che ha dovuto subire lei: «Non possiamo più stare in silenzio: lo ius soli è previsto dalla Costituzione.
Tutti noi italiani siamo meticci, mettiamocelo bene in testa. Se ci salviamo lo faremo tutti insieme». Applausi e consensi dalla folla, mentre più tardi Santori aggiungerà: "Noi saremmo per lo ius soli puro, ma siamo convinti che prima serva un’opera di sensibilizzazione, di educazione, per bonificare la narrazione farlocca e strumentale portata avanti da certi personaggi della politica ». Cauta anche Jasmine Cristallo: «Dobbiamo evitare che questo tema diventi motivo di scontro o di propaganda politica".