Politica

Ue, la linea Meloni nella lite tra Salvini e Tajani. Inside

Di Alberto Maggi

Tutto nasce dallo scontro sull'Europa tra i vicepremier a La Piazza di Affaritaliani.it

Ue, Salvini vs Tajani. In mezzo a queste posizioni apparentemente inconciliabili ci sono Giorgia Meloni e il suo partito

 

Il dibattito a corta distanza tra Matteo Salvini e Antonio Tajani andato in scena dal palco de La Piazza di Affaritaliani.it domenica scorsa ha toccato, inevitabilmente, il tema delle alleanze europee. L’obiettivo appare condiviso: costruire una nuova maggioranza senza i socialisti. Ma la distanza tra i due vicepremier è parsa ancora una volta siderale.

Da un lato il segretario leghista chiede un centrodestra europeo unito, dal PPE fino a tutto il gruppo ID (compresi quindi i suoi alleati più indigesti al mainstream di Bruxelles, i francesi di Marine Le Pen e i tedeschi di Alternative für Deutschland), passando naturalmente per l’ECR di cui fa parte Fratelli d’Italia. Dall’altro lato il leader forzista che, pur mantenendo porte apertissime all’alleato leghista, esclude categoricamente alleanze sia con Le Pen che con l’ultradestra tedesca, alla quale Tajani riserva ancora una volta parole durissime (citazione).

Lo schema del segretario di FI vorrebbe ricalcare lo schieramento che lo elesse alla presidenza del Parlamento europeo nel 2017, che vide la convergenza di popolari, liberali e conservatori (un sostegno per il quale dal palco di Ceglie Messapica Tajani ha pubblicamente ringraziato Raffaele Fitto, che ascoltava in platea e di quell’accordo fu fautore).