Politica
Zingaretti perde il pelo ma non il vizio: firmati 3 concorsi per il Lazio
Dopo tutto, si tratta degli eredi del Pci che quanto ad ogni mezzo pur di vincere la concione elettorale erano capaci di tutto
E pensare che gli uffici per i consiglieri erano invece blindati per le Sacre Ferie dall’11 al 19 agosto. I posti sono 600 e si sono materializzati magicamente appena un giorno fa. La scadenza è fine settembre appena cinque giorni dopo le elezioni politiche nazionali che vedono lo stesso governatore della regione Lazio Zingaretti candidato alla Camera dei Deputatiproprio nel Lazio nella circoscrizione Lazio 1.
Ma il codicillo che ha fatto scoppiare il caso è che la richiesta preferenziale per i candidati è “l’aver prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno”, nell'amministrazione che ha indetto il concorso, aggiungiamo noi. Quindi una norma voluta per assumere in massa chi già lavora lì ed ha tutto l’interesse a che gli attuali capi rimangano.
Quello dei “concorsi elettorali” è un antico malvezzo italico di cui proprio non ci riesce a liberare. E desta meraviglia che Nicola Zingaretti ricorra ancora a questi mezzi da film di Totò, proprio lui, paladino della correttezza e della morale politica.
Ma si tratta dopo tutto degli eredi del Pci che quanto ad ogni mezzo pur di vincere la concione elettorale erano capaci di tutto. Sarebbe dunque il caso che Zingaretti facesse un bell’atto di ecologia politica annullando il concorso oppure, ancor meglio, anticipandolo a prima della data delle elezioni, cioè il 25 settembre.