Milan, cessione ai cinesi slitta a ferragosto. Ecco perchè. E Gancikoff...
Gancikoff è tornato dalla Cina con cattive notizie: la trattativa per la cessione del Milan da Berlusconi al consorzio si allunga
Gancikoff è tornato dalla Cina e il consorzio cinese ha chiesto a Fininvest un prolungamento di 10-15 giorni dell’esclusiva. Si va dunque verso la prima metà di agosto. Questo nuovo rinvio è stato causato dal fatto che si va verso la cessione del 100% e questo ha portato alla modifica dei contratti (scritti in tre lingue, italiano, inglese e cinese). Non solo. Secondo Sky Sport il passaggio più complicato da risolvere in questi giorni riguarda invece il fatto che si è perso tempo nell’uscita dei capitali dalla Cina all’Italia.
Tutto questo mentre il mercato del Milan è fermo: Galliani ha bloccato o trattato dei giocatori (Musacchio, Zielinski, Arbeloa, con Zaza, Pavoletti e Cuadrado sullo sfondo) senza avere i fondi per concludere le operazioni. E sperando nella cessione di Bacca (che sin qui non si è concretizzata).
A questo punto è sul tavolo la possibilità che Fininvest anticipi i soldi che poi sarebero rimborsati dopo la chiusura della cessione.
Per quanto riguarda Gancikoff nel caso in cui arrivasse la fumata bianca per l'acquisto del Milan non diventerebbe amministratore delegato, ma chief operating officer. Silvio Berlusconi sarà invece presidente onorario.
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