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Milan, Mister Wanda intanto si compra un Monet da collezione
Wang Jianlin, Milan o non Milan? L'uomo piu' ricco di Asia è stato spesso e volentieri associato alla cordata governativa (lui che è molto amico del presidente Xi Jinping) che lavora per entrare nel club rossonero. Mister Wanda ha sin qui smentito. Intanto il suo acquisto del giorno non fa meno clamore mediatico: all'asta di Sotheby's sugli Impressionisti che si e' tenuta a New York il 5 maggio scorso, si e' portato a casa 'Bassin aux nympheas, les rosiers' di Claude Monet, con 20,4 milioni di dollari.
Il dipinto del 1913 e' stato acquistato proprio dal gruppo Dalian Wanda, societa' fondata nel 1988 e controllata da Wang che gestisce i 98 centri commerciali Wanda Plaza in Cina ed e' proprietario di 57 hotel a cinque stelle e di progetti immobiliari destinati a uffici e a uso residenziale.
Ma Wang non si ferma al real estate: nel febbraio di quest'anno ha acquistato il gruppo Infront che detiene i diritti della serie A e di altri grandi eventi sportivi, per 1,05 miliardi di euro. Un mese prima il magnate aveva fatto il suo ingresso nel calcio europeo con l'acquisto di una quota del 20% nell'Atletico Madrid, pari a 45 milioni di euro. Per diversificare gli affari, inoltre, nel 2012 Wang era diventato proprietario della seconda catena di sale cinematografiche statunitensi, Amc. Quello verso l'arte non e' un interesse nuovo: negli ultimi anni il gruppo ha acquistato diverse opere di artisti occidentali, tra cui Claude et Paloma di Pablo Picasso venduto da Christie's per 28 milioni di dollari.
Wang Jianlin non e' l'unico cinese ad aver scoperto una passione per l'arte. Secondo Zhao Xu, direttore esecutivo del Beijing Poly International Auction Co Ltd, la principale casa d'aste di proprieta' dello Stato, si registra una vera e propria tendenza dei cinesi ad acquistare opere d'arte, tanto cinesi quanto occidentali. "I nuovi ricchi cinesi ormai hanno collezioni personali, che, in quanto tali, tendono a crescere sempre di piu'". Oltre che lo sfarzo di ricchezza che rappresenta possedere queste opere, i collezionisti cinesi stanno cercando di aprire propri musei non solo per mostrarle ma anche per sottolineare la loro presenza nel panorama artistico internazionale