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Milan venduto ai cinesi, retroscena: Galatioto e Gancikoff sono out
Milan, Berlusconi ha venduto ai cinesi per 740 milioni: c'è anche il governo di Pechino. Fuori Gancikoff e Galatioto
Il Milan venduto ai cinesi, ma non a Gancikoff e Galatioto. Dopo mesi di trattative i due advisor (il primo in predicato di diventare ad rossonero) sono stati buttati fuori dalla partita. Silvio Berlusconi ha dato il suo club (o meglio, firma il preminare aspettando il closing di fine anno) alla cordata guidata da Yonghong Li in cui ci sono fondi legati al governo di Pechino.
Un colpo di scena. I membri del gruppo che ha compiuto l’accelerata decisiva erano originariamente nella cordata di Nicholas Gancikoff e Sal Galatioto. Tre settimane fa c’è stata una rottura legata alla governance: i due advisor hanno cercato di sanare il conflitto ma niente da fare. Così è nata una seconda cordata con la Sino-Europe Investment Management Changxing che ha convinto Berlusconi e Fininvest per un accordo di cessione del 100% (99,3% per la precisione) a 740 milioni di euro.