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Superlega, schiaffo alla Uefa: i 12 club vanno avanti, i dettagli del progetto

Nessuna marcia indietro da parte dei 12 fondatori: si va avanti, nonostante le minacce di Ceferin - I DETTAGLI DEL CONTRATTO

Superlega finita? Ma nemmeno per sogno! Non solo Juventus, Real Madrid e Barcellona continuano a sfidare la Uefa, che pure minaccia sanzioni durissime come l’esclusione dalla prossima Champions League, ma tutte e 12 le società fondatrici continuano sulla propria strada, al di là delle dichiarazioni ufficiali. Lo ha rivelato il quotidiano spagnolo “El Confidencial”, che ha visionato il contratto firmato dalle squadre coinvolte.

“I fondatori hanno concordato di possedere congiuntamente e in parti uguali la European Super League Company SL, una società a responsabilità limitata che possiederà e gestirà la Super Lega direttamente e attraverso una serie di affiliate”: nessuno ha ancora rinunciato a tale azioni e quindi il progetto continua ad appartenere alle 12 regine (per quanto autoproclamate) del pallone europeo!

Con buona pace di Ceferin e delle sue minaccesi va avanti anche sul versante economico, con JP Morgan sempre intenzionata a sostenere il progetto. La new-company SLCo, sarà registrata in Spagna e suddivisa in tre filiali: SL SportsCo, SL MediaCo e SL CommercialCo.

SL SportsCo sarà una società a responsabilità limitata con sedi a Madrid e Barcellona, che si sarebbe occupata di supervisionare e gestire le operazioni quotidiane della Superlega da un punto di vista sportivo, disciplinare e di sostenibilità finanziaria. SL MediaCo sarà una società domiciliata in Lussemburgo inizialmente deputata alla gestione quotidiana della Superlega con riferimento esclusivo alla commercializzazione e vendita a livello mondiale del diritto a distribuire la competizione su qualsiasi media, con l’obiettivo di generare ricavi da diritti tv. SL CommercialCo sarà una società a responsabilità limitata domiciliata in Lussemburgo incaricata della gestione quotidiana delle operazioni della Superlega con riferimento alle attività commerciali esclusa la gestione dei diritti televisivi.

Rispetto alla distribuzione dei ricavi, si prevede la divisione dell'8% dei proventi da diritti tv come quota minima, con una cifra base annuale di 400 milioni di euro. Il calendario viene legato a partite infrasettimanali, di martedì e mercoledì, con la finale da disputare di sabato, in piena contrapposizione alla Champions League.

Si prevede anche una “Carta de aficionados” (Carta dei tifosi), creata per consentire la migliore esperienza per il giorno della partita con sovvenzione per i viaggi internazionali per i tifosi ospiti, creazione di “ambasciate dei tifosi”, trasporti nelle città partecipanti per i tifosi ospiti, un livello minimo di servizi negli stadi e un minimo del 70% di posti per la finale riservato ai tifosi delle squadre partecipanti. Tale finale è da giocarsi in uno stadio con capacità minima da 60.000 posti e il 50% dei biglietti riservati ai club con un prezzo massimo stabilito.

 

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