Affari Europei

Borsa, la fusione Londra-Francoforte nel mirino dell'Antitrust Ue

La Commissione europea ha avviato un'inchiesta sul progetto di fusione fra Deutsche Boerse e London Stock Exchange

La Commissione europea ha avviato un'inchiesta approfondita per determinare se il progetto di fusione fra Deutsche Boerse e London Stock Exchange non riduca la concorrenza in diversi campi delle infrastrutture dei mercati finanziari.

VERSO LA NASCITA DELL'OPERATORE DI BORSA PIU' IMPORTANTE D'EUROPA

Mettendo insieme le piazze finanziarie di Germania, Regno Unito e Italia, l'operazione annunciata porterebbe, secondo la Commissione, alla creazione dell'operatore di Borsa più importante d'Europa. "I mercati finanziari giocano un ruolo essenziale nell'economia europea - ha commentato la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager - dobbiamo vigilare perché gli attori del mercato continuino ad avere accesso alle infrastrutture dei mercati finanziari a condizioni di concorrenza. Ecco perché abbiamo avviato l'inchiesta".

LE PAURE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULL'UNIONE LONDRA-FRANCOFORTE

I timori della Commissione sono diversi. Primo, la transazione combinerebbe molte delle piu' grandi controparti centrali (CCPs) in Europa. Le CCPs sono responsabili del "clearing" delle transazioni: siedono tra le controparti di una compravendita, si assumono il rischio di default di ognuna nei confronti dell'altra. Al fine di salvaguardarsi da questo rischio, i partecipanti del mercato devono fornire collaterale ('margine') alle CCPs. La fusione creerebbe il piu' grande 'margine' del mondo, raggiungendo 150 miliardi di euro. Bruxelles teme che la combinazione delle controparti eliminerebbe la concorrenza in molte aree, inclusi bond, derivati e 'repos'. Un altro punto controverso e' quello dei derivati.