Buonasanità

Emergenza caldo, ospedali impreparati. Carenza di specialisti, colpa dei tagli

Giusi Urgesi

Pensionamenti di massa ed assunzioni drasticamente ridotte per carenza di specialisti, causa i tagli alla sanità

Emergenza caldo, emergenza medici specialisti in pronto soccorsi e reparti ospedalieri italiani!
Pensionamenti di massa, spesso vere e proprie fughe anticipate di chi può definitivamente uscire da un sistema sanitario ormai groviera, ed assunzioni drasticamente ridotte per carenza di specialisti, causa il numero chiuso delle scuole di specializzazioni e i deleteri tagli alla sanità!
Ambulanze numericamente potenziate, ma senza medici a bordo o automediche con medico a bordo, ma senza le attrezzature idonee di un'ambulanza! In un'epoca di totale sfiducia nei confronti del pianeta Sanità, immaginiamo e comprendiamo lo sconcerto di pazienti e parenti nel veder giungere sull'evento ambulanze non medicalizzate, con a bordo personale inerme in prima linea, lasciato a far fronte da solo all'ingiusta e spesso giusta ira di chi sta male! Già, perché che colpa hanno operatori sanitari e pazienti per lo scempio creato negli anni da scellerate manovre politiche atte ad un fantomatico risparmio di risorse rivolte alla salute pubblica, su cui nessuno avrebbe mai dovuto mettere le sporche mani?
Lo spauracchio di assunzioni di medici non specialisti, certamente volenterosi, ma per ovvi motivi privi della giusta esperienza e soprattutto in balia di facili e purtroppo spesso giustificate denunce!
Con tutta la buona volontà, per quanto bravo, chi affiderebbe a cuor leggero la propria salute a un "dottorino" neolaureato? É l'emergenza sanitaria forse più grave degli ultimi tempi!
Chi paga dunque? Nemmeno a dirlo, medici già assunti e sotto organico, che sopperiscono in pochi al lavoro di tanti pensionati non adeguatamente sostituiti, per cui sottoposti a turni estivi massacranti e mal remunerati! In molti casi rinuncia delle ferie legittime, per non parlare della mancanza di gratificazione economica e professionale! Motivo per cui ormai sempre più scuole di specializzazione, come quella in chirurgia, pur a numero chiuso, vengono sempre più desertificate! Di fronte a tutti gli elencati ostacoli, quanti medici neolaureati sono realmente pronti a far da vittime sacrificali di un sistema sanitariosanguisuga ed ingeneroso come quello italiano?
Ed ecco sempre più crescente il fenomeno della "fuga dei cervelli" all'estero, dove é più facile trovare dignità umana, ancor prima che economica e professionale!
Un marasma chiamato Sanità, paragonabile soltanto ai peggiori gironi di un Inferno dantesco ormai difficilmente gestibile e tollerabile da operatori sanitari e utenti alla ricerca di un legittimo posto letto e di uno straccio di medico messo nelle adeguate condizioni di poter far diagnosi e cura delle patologie in questione! Medici dall'animo spesso missionario messo a dura prova come in tutte le vocazioni che si rispettino....ma forse questa volta la prova é troppo ardua!