Politicamente scorretto

Il giustizialismo incoerente di una certa sinistra

Massimo Puricelli

La Lega vota a favore per l'autorizzazione al processo di Salvini per il caso Gregoretti, come richiesto dal suo leader, lo stesso Salvini. I partiti di maggioranza (PD,M5S,LeU), disertano la Giunta per le autorizzazioni e accusano il capo della Lega di teatrino politico e vittimismo, tutto indirizzato per scopi elettoralistici. Ancora una volta il Partito Democratico e gli ex comunisti, post comunisti, neo comunisti, para-comunisti, mutano opinione, abiurando i loro dogmi ideologici. Per anni, la litania recitata da parlamentari e rappresentati del PCI e declinazioni postume, declamava a gran voce che ogni indagato politico non deve difendersi DAL processo, ma NEL processo.

Come scordarsi i casi giudiziari legati a Tangentopoli (il più emblematico quello di Bettino Craxi, di cui ricorreva domenica il ventennale dalla morte), gli innumerevoli processi e indagini nei confronti di Berlusconi. Ecco che, nel solco della tradizione forcaiola, l'inquisizione mediatica e politica si incentra contro il leader del centro destra che ora ha le fattezze di Matteo Salvini. Incoerenza assoluta dei giacobini giustizialisti. Un'incoerenza giustificata dalla loro spasmodica bramosia manettara atta ad eliminare il loro pericoloso competitor. Una bramosia che viene soddisfatta pienamente solo se il rinvio a giudizio VIENE decretato dal loro voto. Un voto che ha insito in loro il giudizio definitivo e aprioristico di colpevolezza.