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Ciocca, Lega: Ue adotti politiche per contrastare delocalizzazione aziende
Ciocca: "Il fondo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori non è più sufficiente, servono regole ferree che invoglino le aziende a restare”
Ciocca, Lega: "L'Europa adotti politiche per contrastare la delocalizzazione delle nostre aziende"
“La globalizzazione, se non governata, può provocare danni ingenti per l’economia dei nostri Paesi, per le aziende e le famiglie. Anche se l’Unione Europea ne ha compreso il pericolo e ha messo in campo un fondo di adeguamento alla globalizzazione costituito da oltre un miliardo di euro per aiutare le politiche del lavoro, questo non basta a disincentivare questa tendenza". Queste le parole dell’eurodeputato leghista Angelo Ciocca, in occasione del dibattito sul Fondo di adeguamento alla globalizzazione 2021-2027 tenuto durante la sessione plenaria di aprile del Parlamento Europeo.
Secondo Ciocca, "l'Europa deve avere il coraggio di osare, adottando politiche che spingano le aziende a restare in Europa: non si può continuare a pensare di dare sussidi ai lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro perché le aziende delocalizzano, perché gli accordi di libero scambio europeo sfavoriscono le nostre imprese o perché le normative europee penalizzano le nostre produzioni".
"E' ora - ha concluso l'esponente leghista - di accendere un faro sulle aziende che lasciano l’Europa per produrre in altri Paesi, obbligandole ad indicare chiaramente sui loro prodotti che sono il frutto di una delocalizzazione. Il fondo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori non è più sufficiente, servono regole ferree che invoglino le aziende a restare”.