"È un momento difficile - ha commentato ai microfoni di Affaritaliani.it Mario Resca, presidente di Confimprese -. La pandemia ha stravolto l’Occidente, l’Europa e tutti i Paesi sviluppati e il sentimento che abbiamo non è favorevole: le prospettive future sono preoccupanti. Lo Stato sta annaspando per dare una mano, mancano però una grande spinta allo sviluppo delle infrastrutture, la riforma della burocrazia, l'impulso sulla scuola, i grandi progetti che consentiranno alle generazioni future di creare reddito. Stiamo ricevendo dei sussidi, ma una volta terminati saremo più indebitati di prima. Non stiamo facendo investimenti che creino occupazione e le aziende saranno costrette a licenziare, avremo un calo dei consumi che è già in atto ora e avremo centinaia di migliaia di disoccupati".
"Cosa fare? Occorre un governo forte, determinato, meno ostaggio delle politiche partitiche di compiacenza. Abbiamo bisogna di grandi leadership e forza di un governo che sappia investire su spese produttive e non su spese che si disperdono, come il reddito di cittadinanza. Abbiamo giovani, famiglie, aziende in difficoltà. È necessario che le grandi associazioni come la nostra - Confindustria e Confcommercio per prime - si riuniscano e facciano fronte comune per stimolare scelte poco popolari per questo governo ma fatte per creare un futuro migliore. Siamo molto preoccupati”