Coronavirus
Calabria,pioggia di no per fare il commissario.Si aggiungono Tronca e D'Andrea
Il governo non riesce a riempire quella casella lasciata vuota dopo le dimissioni a catena
Calabria,pioggia di no per fare il commissario.Si aggiungono Tronca e D'Andrea
Il Coronavirus in Italia continua a far paura. La situazione negli ospedali è sempre critica in tutte le Regioni, preoccupano soprattutto le terapie intensive ormai da giorni oltre alla soglia critica. Resta in sospeso la vicenda della sanità calabrese, dove ancora non è stato trovato un commissario per l'emergenza e la vicenda con il passare dei giorni appare sempre più grottesca. Sono passate ormai tre settimane dalle dimissioni di Saverio Cotticelli, l'ex carabiniere costretto al passo indietro a causa dell'intervista alla trasmissione Rai "Titolo V", in cui dichiarava di non sapere di doversi occupare del piano anti-Covid. Immediata è stata la successiva nomina di Zuccatelli, ma anche questa naufragata a causa di un video in cui dichiarava che "la mascherina non serve a niente e per prendere il virus bisogna baciarsi con la lingua per 15 minuti". E' stata poi la volta di Gaudio, ma a fermarlo questa volta è intervenuta la moglie che non voleva trasferirsi a Catanzaro.
Il governo - si legge sulla Stampa - non riesce a riempire quella casella rimasta vacante. Per ultimo ha rifiutato l’ex prefetto Francesco Paolo Tronca, l’uomo che prese in mano il Campidoglio dopo il burrascoso addio dell’allora sindaco di Roma Ignazio Marino. Si è defilato anche un altro candidato, l’ex ufficiale della Guardia di Finanza Federico d’Andrea, già investigatore di Mani Pulite. Insomma, Mafia Capitale e Tangentopoli erano due passeggiate in confronto al disastro della sanità calabrese. Conte e Speranza continuano la ricerca, ma la strada sembra in salita. Più passa il tempo e più la vicenda diventa surreale.