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Coronavirus
Covid vaccinati e varianti: hanno gli anticorpi alti ma si infettano lo stesso

Hanno gli anticorpi alti ma si infettano lo stesso.

E' quanto risulta da un nuovo studio della prestigiosa rivista americana The New England Journal of Medicine. Per quanto la vaccinazione stia prevenendo dal ceppo originario “queste osservazioni”, spiega il gruppo di ricercatori che ha dato corpo alla ricerca, “indicano un potenziale rischio di malattia dopo la vaccinazione riuscita e la successiva infezione da virus variante, e forniscono supporto per gli sforzi continui per prevenire e diagnosticare l'infezione e per caratterizzare le varianti nelle persone vaccinate”.

Da altri studi sappiamo che ci sarebbero in giro quasi 500 varianti al ceppo originario, alcune ancora non catalogate. Infatti ai virus iniziali si sono sostituiti altri ceppi meno mortali. E siamo nella norma, accade sempre così, con ogni tipo di virus.

Gli studiosi che pubblicano per NEJM hanno osservato una “coorte di 417 persone che avevano ricevuto la seconda dose di vaccino BNT162b2 (Pfizer – BioNTech) o mRNA-1273 (Moderna) almeno 2 settimane prima, abbiamo identificato 2 donne con infezione da rottura del vaccino. Nonostante le prove dell'efficacia del vaccino in entrambe le donne, i sintomi della malattia da coronavirus 2019 si sono sviluppati e sono risultati positivi per Sars-CoV-2 mediante test di reazione a catena della polimerasi. Il sequenziamento virale ha rivelato varianti di probabile importanza clinica, tra cui E484K in 1 donna e tre mutazioni (T95I, del142–144 e D614G) in entrambe”.

Nonostante l'evidenza che la prima dose di vaccino abbia portato a una forte risposta anticorpale le due donne si sono ammalate.

Lo studio è un brief note, cioè è un'analisi di pochissimi casi ma molto in profondità con tanto di quadro genetico e approfondimento nel dettaglio. Non tutti i 417 sono stati sottoposti alle stesse esposizioni, come è ovvio che fosse, cioè dopo la vaccinazione le persone hanno continuato a vivere la propria vita. Ma in sostanza anche se il vaccino ha fatto il suo lavoro, sollecitando lo sviluppo degli anticorpi, le varianti hanno comunque colpito, anche se non in modo grave. Non sappiamo se è stata la condizione di salute delle donne e il loro quadro clinico ad avere evitato forme più gravi di malattia o se le varianti in particolare erano di per sé meno aggressive.

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