Coronavirus

Europei positivi Covid, fioccano i casi: tutti i dettagli sul protocollo Uefa

I giocatori positivi al tampone possono essere sostituiti? Che succede se i casi diventano troppi? Ecco le risposte

Europei, positivi Covid: ecco il protocollo da seguire nel caso in cui si registrino casi di contagio in Nazionale. I giocatori infetti possono essere sostituiti ma ad una condizione

Gli Europei 2020 partiranno ufficialmente venerdì 11 giugno. Mentre si attende l'esordio dell'Italia nella competizione contro la Turchia, sta salendo una certa apprensione in merito ai casi di positività al Covid-19 di diversi giocatori. Il timore maggiore è quello che possano nascere dei veri e propri cluster di contagio che potrebbero mettere a serio rischio la fattibilità degli Europei 2020.

Dopo gli svedesi Dejan Kulusevski e Mattias Svanberg, rispettivamente di proprietà di Juventus e Bologna, arriva la notizia di un secondo contagio tra le file della Spagna dopo quello di Sergio Busquets. La Federazione iberica ha infatti confermato che Diego Llorente è risultato positivo al tampone eseguito ieri mattina nel centro di allenamento di Las Rosaz.

Europei, positivi Covid: le regole Uefa nel dettaglio

La Uefa per gli Europei 2020 ha diffuso un protocollo specifico per ridurre al minimo la possibilità di contagio da Covid-19 e garantire la continuità della competizione. La prima indicazione è quella di vaccinare dove possibile. L'Italia in tal senso ha colto in pieno le direttive Uefa. Nonostante il vaccino, i giocatori saranno comunque sottoposti al tampone ogni 4 giorni circa. I risultati dovranno essere consegnati entro 6 ore dall'inizio delle partite.

Dati i casi di positività riscontrati, Spagna e Svezia dovranno rendere ancora più stringenti le norme sugli spostamenti, oggi consentiti solo tra la sede dell'allenamento e lo stadio.

I giocatori positivi possono essere sostituiti?

Sì, ma solo fino alla prima partita ufficiale della competizione. Poi saranno considerati dei normali infortunati.

Per scendere in campo servono almeno 13 giocatori negativi al tampone, compreso un portiere. Nel caso in cui il numero sia inferiore la partita potrà essere riprogrammata nelle 48 ore successive. Nel caso in cui non fosse possibile, la nazionale con una rosa ridotta subirà una sconfitta a tavolino per 3-0. Se fosse l'arbitro a risultare positivo al Covid, la Uefa può scegliere un direttore di gara sostitutivo della stessa nazionalità di una delle squadre in campo.