Coronavirus
Vaccino, il 10-12% degli italiani non lo fa. Senza il loro sì niente immunità

A metà maggio parte una super campagna di sensibilizzazione in tv e sulla stampa. L'obiettivo del governo è quello di convincere gli indecisi
Vaccino, il 10-12% degli italiani non lo fa. Senza il loro sì niente immunità
L'emergenza Coronavirus continua in Italia. Lo dicono i numeri, due i dati più preoccupanti. L'occupazione dei reparti di terapia intensiva che resta elevata e il numero di decessi giornalieri, che solo ieri per la prima volta dopo 7 mesi è sceso sotto quota 200. La speranza è rivolta nei vaccini, ma nonostante l'accelerata da parte del generale Figliuolo e la sua struttura, che ha portato al raggiungimento dell'obiettivo di 500 mila dosi al giorno, c'è il rischio di non riuscire a raggiungere l'immunità di popolo. Tutti coloro che si dichiarano no-vax, infatti, - si legge su Repubblica - non hanno prenotato la dose; ma non tutti coloro che non hanno prenotato la dose sono no-vax; dunque c’è una quota di indecisi, di ritardatari e di isolati che va recuperata. Anche perché la quota non è affatto residuale, è stimata sul 10-12 per cento della platea dei vaccinandi e potrebbe compromettere il raggiungimento dell’immunità di gregge, considerando anche tutti gli under 16 che non vengono vaccinati. Non a caso il governo sta ultimando il concept di una campagna di sensibilizzazione a vasto raggio che vedremo in tv e sulla stampa a partire dalla metà di maggio.
Il generale Francesco Figliuolo, lo ha detto chiaramente. "I no-vax nel Nord-Est del Paese sono il 18 per cento, nelle altre Regioni sono al 10-12 per cento. Il fenomeno è statisticamente rilevante se sale sopra il 5 per cento". Gli italiani over 16 sono 50 milioni, di questi il dieci per cento (5 milioni di persone) non si sta registrando, o si prevede che non si registrerà. Ci sono i no-vax duri e puri, contrari per ragioni ideologiche all’iniezione, e ci sono i dubbiosi, soprattutto verso AstraZeneca, che nonostante le rassicurazioni scientifiche continuano a diffidare. Il deficit di fiducia investirebbe anche altri antidoti, a stare alle parole del governatore della Sardegna Christian Solinas: «Su 14 mila fragili e fragilissimi contattati per fissare un appuntamento per Pfizer, solo 3.800 hanno accettato".