Giornata mondiale dell’ambiente 2018, priorità: ridurre l'uso della plastica
Nella Giornata dell’ambiente 2018 Coldiretti comunica che 3 italiani su 4 hanno ridotto l’uso dei sacchetti di plastica
GIORNATA DELL’AMBIENTE: COLDIRETTI, 76% NON USA SACCHETTI PLASTICA
Più di tre italiani su quattro (76%) hanno ridotto l'impiego di sacchetti di plastica. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della giornata mondiale dell'ambiente dedicata al problema della plastica, sulla base dei dati Eurobarometro.
Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un comportamento virtuoso diffuso in realtà in tutta l'Unione Europea dove la percentuale media sale all'80%. In Italia il 27% dei cittadini ha anche evitato di acquistare oggetti di plastica monouso come piatti, bicchieri o posate mentre ben il 68% ritiene addirittura che sarebbe opportuno pagare un sovraprezzo per questi prodotti. In questo contesto e' condivisibile la proposta del ministro dell'Ambiente sull'utilizzo della leva fiscale per diminuire il costo dei prodotti 'senza plastica' e degli imballaggi piu' leggeri con l'obiettivo di rendere piu' conveniente comprare e usare prodotti sostenibili. Un direzione coerente - rileva la Coldiretti - con le misure ambiziose presentate dalla Commissione europea, nel quadro della strategia Ue per ridurre i rifiuti plastici, che prevedono che entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, per esempio con sistemi di cauzione-deposito, insieme al divieto di vendita di stoviglie, cannucce, agitatori per bevande, bastoncini di cotone per le orecchie e bastoncini per palloncini in plastica.
Un tema che - sottolinea Coldiretti - riguarda non solo il rispetto dell'ambiente, ma anche la stessa salute degli animali, da quelli marini fino a quelli da fattoria. I rifiuti di plastica sono, infatti, i piu' diffusi anche nelle campagne, spesso a causa dell'incivilta' di chi abbandona le stoviglie utilizzate per i picnic. Mucche, pecore o cavalli degli allevamenti rischiano cosi' di restare soffocati dai residui come sacchetti o piatti, ma si registrano episodi in cui animali sono morti addirittura a causa di prodotti "di moda" come i resti delle lanterne cinesi che sempre piu' frequentemente vengono fatte volare in cielo. Accanto ai comportamenti scorretti dei cittadini, non mancano poi i casi in cui le campagne vengono utilizzate addirittura per lo smaltimento illecito di rifiuti abbandonati nottetempo senza curarsi dei gravissimi danni che cio' comporta all'intero settore agricolo.
GIORNATA DELL’AMBIENTE: GREENPEACE, MULTINAZIONALI RIDUCANO PLASTICA
Appartengono per la maggior parte a Coca-Cola, Unilever, Nestle' e Procter & Gamble i rifiuti in plastica raccolti e catalogati recentemente da Greenpeace e da altre organizzazioni del movimento Break Free From Plastic in alcune spiagge delle Filippine. Proprio a queste aziende, e alle maggiori potenze economiche che si incontreranno nei prossimi giorni al G7 in Canada, Greenpeace chiede interventi per la riduzione della produzione e immissione sul mercato di plastica usa e getta. "E' necessario che i governi e le grandi multinazionali riconoscano che il riciclo non e' la soluzione del problema. Bisogna fermare l'inquinamento da plastica prima che sia troppo tardi", dichiara Graham Forbes, responsabile della campagna plastica di Greenpeace. "In tutto il mondo, migliaia di persone si battono quotidianamente contro l'inquinamento da plastica, ma questa crisi ambientale necessita di interventi urgenti e azioni concrete per ridurre la produzione e il consumo di plastica monouso". Il movimento Break Free From Plastic - che rappresenta piu' di 1.200 gruppi in tutto il mondo tra cui Greenpeace - chiede ai paesi del G7 di approvare obiettivi di riduzione e divieti per la plastica monouso, investire in nuovi modelli di consegna dei prodotti basati sul riutilizzo e creare un sistema di tracciabilita' della merce che renda le aziende responsabili della plastica che producono. Negli ultimi mesi, McDonald's, Starbucks, Procter & Gamble, Nestle', Coca-Cola, Pepsi e Unilever hanno pubblicato piani volontari relativi all'inquinamento da plastica, ma nessuna delle aziende ha adottato interventi drastici per ridurre la produzione di imballaggi monouso.
Mentre le aziende sono ancora riluttanti ad assumersi le proprie responsabilita', in tutto il mondo, tante persone si stanno attivando per promuovere cambiamenti attraverso azioni di pressione su imprese e governi chiedendo di ridurre o vietare la plastica usa e getta. Un gruppo di cittadini di Veracruz, in Messico, ha ottenuto il bando dei sacchetti di plastica e delle cannucce nel loro Stato. Ullapool, un villaggio scozzese, e' diventato il primo comune plastic-free a seguito dell'attivita' di sensibilizzazione e pressione di alcuni bambini della scuola locale. Quasi 100 bar in Grecia hanno accettato di concedere sconti a tutti i clienti che impiegano le loro tazze riutilizzabili e in Italia, a seguito dei risultati delle indagini di Greenpeace e del CNR in cui erano stati riscontrati elevati livelli di microplastica nelle acque delle Isole Tremiti, il Sindaco ha vietato la vendita di alcuni prodotti in plastica monouso. "Iniziative come queste mostrano che ognuno puo' fare la differenza, facendo pressione su governi e multinazionali perche' si facciano carico di questa grave crisi ambientale - dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia - percio' invitiamo tutti gli amanti del mare a partecipare all'iniziativa Plastic Radar (plasticradar.greenpeace.it) di Greenpeace segnalando la presenza di rifiuti di plastica in mare via Whatsapp al numero +39 3423711267".
GIORNATA DELL’AMBIENTE 2018: CAMPAGNA WWF, STOP PESCI-BUSTA E GRANCHI-TAPPO
La manta-busta, il granchio-tappo, il pesce-bottiglia: nuove e strane specie stanno comparendo nel mare, specie poco desiderabili e che derivano proprio dal nostro stile di vita abituato all'usa e getta quando si consumano prodotti in plastica. E' la provocatoria campagna 'visual ' promossa dal Wwf nell'ambito di #GenerAzioneMare e lanciata in occasione della giornata mondiale dell'ambiente, dedicata quest'anno dalla Nazioni unite proprio alla lotta contro l'inquinamento da plastica con lo slogan "Beat plastic pollution. If you can't reuse it, refuse it". E per cambiare abitudini sul sito wwf.it/plasticfree lo speciale vademecum con consigli utili per ogni momento della giornata, dalla colazione alla palestra passando per le scelte negli acquisti alimentari o abbigliamento in cui poter fare scelte di prodotti a basso contenuto di plastica. Il Wwf sul proprio sito scrive anche le date degli eventi di pulizia delle spiagge previsti dall'organizzazione ambientalista in tutta Italia nel mese di giugno (prossima tappa domani, mercoledi' 6, in Gallura) e i suggerimenti per creare la propria 'community plastic free' per pulire con iniziative spontanee e fai da te la propria "spiaggia del cuore".
GIORNATA DELL’AMBIENTE 2018: DELIVEROO DICE ADDIO ALLA PLASTICA
Deliveroo dice addio alla plastica. La piattaforma inglese del settore dell'online delivery, collaborerà con oltre 35 mila ristoranti nei 12 Paesi in cui opera per massimizzare l'utilizzo di materiali ecosostenibili e punta, nel lungo periodo, ad azzerare l'uso della plastica nel packaging del cibo. Deliveroo mettera' cosi' a disposizione dei ristoranti nuovi prodotti per il packaging ecosostenibile dei piatti destinati alle consegne a domicilio. I prodotti saranno tutti riciclabili o completamente biodegradabili, a prezzi competitivi rispetto a quelli delle linee tradizionali.
Inoltre, grazie all'aggiornamento della app, Deliveroo diventerà la prima azienda del settore a introdurre la nuova opzione 'No posate'. L'iniziativa fa parte di un impegno di lungo periodo e conferma la leadership nell'innovazione anche nel packaging. Attraverso la collaborazione con importanti player del comparto, Deliveroo introdurrà anche in Italia entro la fine dell'anno una nuova tipologia di packaging ecosostenibile ideale per il food delivery e in grado di preservare la qualità dei piatti, contribuendo al contempo alla riduzione della plastica nell'ambiente.
L'opzione 'No posate' e' gia' attiva da febbraio nel Regno Unito e ha dato ottimi risultati: il 91% dei pasti consegnati oggi sono senza posate incluse. Nel Regno Unito e' attivo uno store dedicato ai ristoranti partner di Deliveroo che offre oltre 50 prodotti ecosostenibili per il packaging del cibo destinato alle consegne. L'Italia guarda al Regno Unito come un esempio da seguire e introdurra' progressivamente sempre piu' prodotti senza plastica destinati ai ristoranti del Bel Paese.
Deliveroo per incentivare la nuova iniziativa ambientale, in occasione del lancio globale, regalera' ai ristoranti partner nel mondo oltre unmilione di cannucce di carta (100 mila delle quali in Italia) per sensibilizzare ristoratori e consumatori sui danni provocati dall'eccessivo e spesso futile utilizzo della plastica. "Deliveroo si conferma leader nell'innovazione e nell'attenzione per la sostenibilita' - ha dichiarato Matteo Sarzana, general manager Deliveroo Italia - il packaging ecosostenibile che riduce l'uso della plastica garantisce ai ristoranti il massimo rispetto per l'ambiente e ai consumatori la possibilita' di gustare ottimo cibo dove e quando vogliono. Siamo consapevoli che questo sia solo l'inizio, e che sara' una sfida di lungo periodo che potremo vincere solo continuando a lavorare con i migliori ristoranti". Deliveroo e a precisare che l'annuncio di oggi e' un primo passo a dimostrazione del fatto che del buon cibo possa essere gustato in modo sostenibile. Purtroppo, in alcuni casi (ad esempio nel trasporto di liquidi caldi) non esistono ad oggi alternative alla plastica. Tuttavia Deliveroo s'impegna a diventare azienda leader nell'utilizzo di prodotti per il packaging ecosostenibile perfetti per la consegna di cibo.