Cronache

Caldo killer, in Italia si muore letteralmente di caldo. LA MAPPA

La situazione diventa preoccupante. L’afa e il caldo intenso di Caronte non hanno intenzione di abbandonare l’Italia per altri giorni e le conseguenze sono drammatiche. Le temperature fino a 40 gradi possono rappresentare un appuntamento mortale per molti anziani. Si contano centinaia di vittime, ben al di sopra della media degli altri anni, e il numero è destinato a crescere se le condizioni meteo, come pare, proseguiranno in questo senso. 

PIEMONTE - In 22 giorni, da fine giugno alla prima quindicina di luglio sono state 140 le morti di over 65 causate dall'afa e dal caldo. Un aumento di mortalità rispetto alla media del 29% per le fasce a rischio. Lo dicono i dati della sorveglianza attiva condotta dall'Arpa Piemonte.

LOMBARDIA - Emergeza caldo a Milano, 38 morti in più rispetto all'anno scorso. Dall’1 giugno al 18 luglio sono morte 746 persone che rientrano nella cosiddetta 'anagrafe dei fragili'. Ovvero, gli over 75 che vivono soli, i malati cronici e i portatori di disabilità, che Asl e Comune tengono sotto controllo durante i giorni dell’afa record.

VENETO - Una decina di morti legati al grande caldo in Veneto. Una domenica rovente, quella del 19 luglio, che in tutta la regione ha fatto registrare malori, corse al pronto soccorso e, appunto, decessi. La provincia più colpita è Venezia: quattro le morti nel giro di poche ore

MARCHE - A Pesaro almeno tre decessi di pazienti anziani negli ultimi giorni.

Le previsioni per i prossimi giorni - La situazione diventa preoccupante. L’afa e il caldo intenso di Caronte non hanno intenzione di abbandonare l’Italia per altri giorni e le conseguenze sono drammatiche. La redazione web del sito www.iLMeteo.it avvisa che il temibile Caronte continuerà ad imperversare sull’Italia almeno fino a venerdì prossimo.

L’afa insopportabile e il caldo intenso hanno già causato dei morti tra le persone più deboli, come gli anziani, il fiume Po è quasi in secca sul Cremonese, Piacentino e Ferrarese e se non arriverà la pioggia i danni all’agricoltura saranno notevoli. Il tempo continuerà a rimanere soleggiato con temporali di calore sui rilievi e da giovedì più diffusi sulle Alpi e Appennini. Le temperature continueranno a rimanere elevate con valori fino a 40° sul Triveneto e zone interne del Centro-Sud, sopra i 35/36° su gran parte del resto d’Italia. Cosa succederà da venerdì? Si prevede l'arrivo del super-ciclone Circe. E lì inizierà tutta un'altra storia...

Caldo: Coldiretti, 200 mln di danni nei campi; stato calamità - Ammonta ad almeno 200 milioni di euro il conto dei danni causati in un mese dal caldo africano nelle campagne italiane, tra ortaggi, frutta e mais "bruciati", cali di produzione di latte e uova e maggiori costi energetici e di irrigazione, tanto che in alcune zone come la Lombardia e' stato chiesto lo stato di calamita'. A fare il primo bilancio degli effetti dell'eccezionale ondata di afa e' la Coldiretti, con le temperature record di luglio (minime superiori di 3,7 gradi alla media del periodo) che stanno letteralmente "bruciando" la frutta e gli ortaggi, compresi i trapianti di maggio e giugno del pomodoro, cosi' come sono in difficolta' le coltivazioni di mais necessarie per l'alimentazione degli animali che hanno bisogno di una adeguata irrigazione. Ed e' allarme anche per il livello del fiume Po dal quale dipende gran parte dell'irrigazione dei prodotti piu' rappresentativi del made in Italy. Al calo della produzione dovuto allo stato di sofferenza delle piante si aggiungono dunque - sottolinea la Coldiretti - i maggiori costi per farle sopravvivere.

Pesante anche la situazione nelle stalle che pagano il conto piu' salato con i danni che rappresentano oltre la meta' del totale - sottolinea Coldiretti - anche perche' le mucche a causa dello stress producono in media a livello nazionale il 10-15 per cento in meno di latte. Un calo che significa una perdita di 100 milioni di litri di latte in un mese. Sono cosi' scattate - sottolinea la Coldiretti - le misure anti afa e gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perche' ogni singolo animale e' arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi piu' freschi. Ma sono gia' entrati in funzione - aggiunge la Coldiretti - ventilatori, doccette e condizionatori per rinfrescare le mucche. Una situazione che determina un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all'assedio del caldo. Ma anche nei pollai - continua la Coldiretti - si e' gia' registrato un calo che e' arrivato al 10 per cento nella deposizione delle uova per gli effetti del caldo sulle galline, mentre i maiali sono arrivati a mangiare il 40 per cento in meno della loro razione giornaliera. Pure le api soffrono - rileva la Coldiretti - tanto che per il caldo volano meno e tendono a rimanere a terra senza riuscire piu' a prendere il polline, a conferma di come l'aumento delle temperature provochi pesanti effetti sulle piante e sugli animali come sulle persone. Le api sono un indicatore dello stato di salute della natura e la loro scarsa attivita' e' una prova della grave criticita' provocata dalle temperature anomale. Il problema - conclude Coldiretti - non riguarda solo la produzione del miele ma viene a mancare l'indispensabile azione di impollinazione dei fiori, ancora necessaria per le coltivazioni agricole.