Cronache
Cold case, uccisa e data in pasto ai maiali. Caso risolto dopo 20 anni
Un caso riaperto, un cold case che trova finalmente soluzione. Le domande sulla scomparsa della donna romena Virginia Mihai hanno ora una risposta
Un caso riaperto, un cold case che trova finalmente soluzione.
Le risposte sulla scomparsa della donna romena Virginia Mihai, risalente ad aprile 1999, seconda moglie dell’allevatore di maiali Valerio Sperotto di Velo d’Astico, erano tutte rinctracciabili nell’unghia di un alluce.
A rinvenire quella rivelatasi prova fondamentale è stata un'equipe di archeologi che hanno setacciato il porcilaio dell'uomo, deceduto nel 2011.
Un'unghia il cui dna, a distanza di 20 anni, è stato capace di rivelare che si trattava proprio di quella della vittima. Da quando la quarantenne risultava scomparsa e, secondo queste nuove analisi, uccisa.
Il corpo infatti era stato fatto sparire in quel terreno, dato in pasto ai maiali, per la procura dal marito da cui si stava separando. La medesima sorte sarebbe toccata forse anche alla prima moglie di Sperotto, Elena Zecchinato, di cui si sono perse le tracce nel 1988.
Un caso collegato che potrebbe essere risolto con le nuove ricerche che partiranno a luglio sempre analizzando la porcilaia dell'uomo (oramai in stato di abbandono) di Velo d’Astico, dove i carabinieri hanno posto nuovamente sotto sequestro l'intera area.
Il merito è da far risalire al sostituto procuratore di Vicenza Hans Roderich Blattner, dei carabinieri, e alle nuove e moderne tecnologie.