Cronache

Coronavirus, il freddo secco fa la differenza. Ecco dove si diffonde di più

Degli studi Usa e della Cina rivelano che il freddo e il clima secco fanno proliferare il virus

Coronavirus, bassa temperatura e poca umidità fanno la differenza per la diffusione

L'emergenza Coronavirus nel mondo non si ferma. Il Covid-19 ha colto tutti di sorpresa, e ormai ha infestato tutto il globo. Ecco allora la corsa per capire chi è, cosa vuole, cosa gli piace e cosa meno. Di questo si stanno occupando in tanti, come ad esempio i ricercatori del MIT di Boston, lo studio evidenzia come il maggior numero di casi di coronavirus si sia registrato in regioni con temperature comprese tra 3 e 13° centigradi. Al contrario, - si legge sul Corriere della Sera - Paesi con temperature medie superiori ai 18° hanno visto meno del 5% dei positivi totali. L’osservazione vale anche per gli Stati Uniti, dove gli stati del sud hanno registrato finora un tasso di crescita più lento rispetto agli stati del nord. Simile il report che arriva da due ricercatori (uno spagnolo e uno finlandese), che hanno riscontrato che il 95% dei casi a livello globale si sono verificati a temperature comprese tra -2 e 10° centigradi in condizioni asciutte. Il secondo, pubblicato all’inizio di questo mese da ricercatori dell’Università di Beihang in Cina, ha esaminato la situazione nelle città cinesi scoprendo che all’inizio dell’epidemia, prima di qualsiasi intervento del governo, le città calde e umide vedevano un tasso di diffusione più lento di quelle fredde e secche.