Cronache
Genova, "Così sono stati modificati i miei report sui ponti in Liguria"
"Quel 18% non l’avevo mai scritto Io ricordavo 25%, che mi aveva colpito perché è tanto. Era anche appena venuto giù il Polcevera e quindi ero più sensibile...". Questa la testimonianza di Alessandro Costa, tecnico della società Spea addetta alle manutenzioni per conto di Autostrade, durante l'interrogatorio del pm Walter Cotugno, come riporta Il Corriere della Sera. "Era la stima della perdita di precompressione della trave", racconta a proposito del suo lavoro di monitoraggio sullo stato di degrado del ponte Pecetti sulla A26 in Liguria. "La mia relazione era stata modificata!", sostiene Costa. E racconta della telefonata dell'ingegnere Andrea Indovino dell'ufficio controlli strutturali di Spea, indagato per falso e sospeso dal lavoro, fatta due mesi dopo il disastro del Morandi. "Indovino mi chiedeva delucidazioni sulle percentuali e mi parlava del 18. Gli ho detto aspetta un momento perchè ricordo una cosa diversa. Sono andato ad aprire il server aziendale e con mia grande sorpresa ho trovato una relazione in buona parte diversa da quella che io avevo redatto...". Anche Costa è indagato nell'ambito dell'inchiesta sui falsi report dei pontui nata da quella del Morandi e parla anche di un'altra relaizone che lo ha sorpreso, quella sul viadotto Costa sulla A10 tra Varazze e Celle Ligure.
"La mia valutazione rappresentava lo scenario peggiore, mi aspettavo fosse stata presa in considerazione per i calcoli relativi alla sicurezza", spiega riferendosi al viadotto sulla A26, come riporta ancora Il Corriere della Sera. "Di questa omissione mi lamentai con Ceneri (Maurizio Ceneri, ingegnere e coordinatore dei tecnici Spea, indagato) e gli contestai che erol’unico a essere andato sul posto con il collega Landi e che, se non si fidavano delle mie osservazioni, potevano andarci loro... Gli ho detto che la mia ipotesi andava mantenuta e che la relazione modificata non doveva essere usata in alcun caso perché non considerava la condizione peggiore che io stesso avevo rilevato, scritto e condiviso e che poi era stata cambiata a mia insaputa e utilizzata contro la mia volontà".