I giovani e le scienze 2017, ecco chi sono i migliori talenti italiani
Si è conclusa oggi con la premiazione la 29 edizione de “I giovani e le scienze”, la manifestazione che dal 1989 la Fast di Milano
Si è conclusa oggi con la premiazione la 29 edizione de “I giovani e le scienze”, la manifestazione che dal 1989 la Fast di Milano ha il compito di organizzare per scegliere i migliori talenti italiani da inviare alla finale del Concorso dell’Unione europea che si terrà a Tallin il prossimo mese di settembre.
Vincitori a pari merito
Marco Battisti, Alessandro Gaburro, Elia Gambarin dell Iti ‘E. Fermi’, Mantova con il progetto AE Space Herbs: il Futuro in Aeroponica
Ovvero il futuro in areoponica. Un metodo di coltivazione che alimenta le radici delle piante attraverso un nebulizzato di acqua e sostanze nutritive. Il prototipo, che ha come obiettivo il contenimento dell’uso dell’acqua e un utilizzo efficiente dell’energia, si sviluppa attraverso un’affascinate torre metallica iperbolica attrezzata in modo adeguato per nebulizzare il liquido di alimentazione e trasferirlo fino alla cima della torre.
Mattia Borgna Andrea Domenico Mourglia Filippo Pairotti dell’Istituto Internazionale ‘E. Agnelli’, Torino con il progetto CardioID: dimmi come batte il tuo cuore e ti dirò chi sei!
Un’idea brillante per un futuro prossimo, che permette di riconoscere l’identità di una persona attraverso il battito cardiaco; non più quindi impronte digitali o esame dell’iride, ma qualcosa assolutamente impossibile da imitare.
Ma hanno avuto segnalazioni significative per concorrere ad altre manifestazioni anche altri progetti. Impossibile menzionarli tutti. Dal nebulizzatore per forni a microonde per rendere più salutari i cibi; al sistema di sintesi e applicazione di nano particelle di rame ottenute con un metodo basato sull’utilizzo di infusi di piante ad alto contenuto di vitamina C; all’inquietante MindWave, dispositivo in grado di riconoscere comandi distinti semplicemente con il pensiero. E poi il progetto per la realizzazione di una stazione meteo per il monitoraggio della acque lagunari nella zona costiera di Marsala; un Mini-incubatore portatile per determinare la potabilità delle acque; una sedia a rotelle per invalidi comandata dalla pupilla attraverso un’opportuna telecamera di ultima generazione capace di trasmettere il segnale ottico. Insomma tante idee e progetti tutti degni di attenzione, una gran bella rassegna che mette in risalto ancora una volta l’eccellenza di alcuni istituti, la capacità e l’inventiva dei nostri giovani che andrebbero valorizzati e intervistati soprattutto quando sono protagonisti di eventi belli, importanti e utili.
Erano 31 i progetti selezionati quest’anno, dieci le regioni in gara, 58 i concorrenti delle scuole superiori, nati quasi tutti tra il 1998 e il 1999, e qualcuno ancora più giovane- nel 2003- che coprono, con le loro invenzioni, sul piano dei contenuti, un po’ tutti i settori scientifici e tecnologici. Visi sorridenti, aperti, pieni di entusiasmo, sguardi intelligenti, ragazzi attenti che illustrano con dovizie di particolari e assoluta proprietà di termini i loro progetti in modo chiaro, esauriente, senza titubanze. E’ veramente piacevole intrattenersi con questi giovani che, senza esitazioni, possiamo definire il futuro del nostro paese. Ricercatori alle prime armi che vanno incoraggiati, premiati per la loro passione, per il loro entusiasmo per quello che hanno fatto e per i progetti che hanno in mente di portare a termine indipendentemente dall’esito del concorso. Se, come sembra di capire da alcune considerazioni i dei rettori dei nostri atenei e da articoli su quotidiani e riviste, uno dei punti fondamentali per il rilancio dell’Italia sta nell’incentivare la ricerca e rilanciare l’attualità delle facoltà scientifiche, ecco allora l’occasione da non perdere. La manifestazione della Fast andrebbe ancor più reclamizzata, fatta conoscere, rilanciata per inviare un messaggio serio e deciso a tutti coloro che lamentano il declino dell’Italia e la difficoltà di riprendere un cammino virtuoso, primo fra tutti il Ministero dell’istruzione della ricerca e dell’università.