Cronache
La truffa del “si”, basta rispondere al telefono e si cade nell’inganno

Con la risposta affermativa a una generica domanda dell’operatore viene sottoscritto inconsapevolmente un abbonamento telefonico
La truffa del "si", basta una risposta per cadere nell'inganno
“Si?”. Quante volte capita a chi alza la cornetta di rispondere in questo mondo? Ecco, questo tipo di risposta è meglio evitarla. Come racconta la Gazzetta di Parma, basta rispondere al telefono con un “si” e la beffa è servita: si tratta, appunto, della “truffa del si”. Con la risposta affermativa a una generica domanda dell’operatore viene sottoscritto inconsapevolmente un abbonamento non richiesto dalla vittima. Sono sempre più numerose le segnalazioni dei cittadini che sono caduti vittime dell’ennesimo raggiro.
La telefonata comincia con una domanda del genere: “Parlo con il signor…?”, dopo il “si” la chiamata viene interrotta. Quello che però non viene detto è che, con quel ‘sì’, abbiamo dato – senza volerlo - il nostro consenso alla stipulazione di un contratto mai richiesto. Solitamente si tratta di un nuovo contratto di fornitura di luce e gas.
“Tutelarsi è tanto facile quanto cadere nel tranello: basta pensare a quante telefonate pubblicitarie riceviamo ogni settimana”, spiega Vincenzo Paldino, presidente re”gionale di U.Di.Con alla Gazzetta di Parma. “Va evitato – aggiunge - quindi, se possibile, di pronunciare la parola ‘Sì’, ma cercare piuttosto di variare le risposte alle domande sopraccitate usando espressioni, come ad esempio ‘Chi sta parlando in questo momento?’, oppure ‘Desidera?’. Il nostro consiglio come associazione che tutela i consumatori, dunque, oltre quello di contattarci in caso foste già caduti vittime di questo imbroglio, è quello di prestare sempre la massima attenzione e di bloccare eventualmente il numero da cui avete ricevuto la chiamata”.