Cronache

Michel Platini: declino di un grande campione

Giuseppe Vatinno

Platini in una intervista al Corriere della Sera si racconta

Michel Platini è stato un grande campione di calcio e Presidente della Uefa, ct della nazionale francese e in procinto di sostituire Blatter al vertice della Fifa, ma poi tutto è svanito dopo la condanna alla squalifica per 8 anni, mentre la magistratura ordinaria svizzera lo ha assolto.

Definisce i vertici mondiali del calcio  “quei matti della Fifa” e prorompe in un fascistissimo “Me ne frego” in una intervista al Corriere della Sera.

Naturalmente Platini dice che la decisione della fifa è stata fatta su “basi politiche”, manco fosse uno dei nostri famosi leader e che ricorrerà addirittura alla Corte dei Diritti umani di Strasburgo che forse dovrebbe essere utilizzata per questioni un tantinello più rilevanti.

Platini sarà anche ricordato per una norma il “fair play finanziario” che molti vedono alla fine come una tagliola per i tifosi in cui i Presidenti furbi vendono a fine anno i pezzi migliori della squadra per fare cassa e il pensiero va a James Pallotta, il Presidente della Roma, che in si è sempre venduto i pezzi migliori e non ha vinto niente.

Ma Platini difende la sua “innovazione” e dice ha ridotto i debiti dei club. Sarà, ma poi alla fine del fumo, in meccanismo è quello descritto e cioè una via di uscita per chi vuole farsi gli affari propri più quelli della squadra.

Poi la ciliegia sulla torta: apprendiamo che Platini è contro la Var perché la macchina è una macchina e l’uomo e uomo, mentre l’arbitro è diventato solo un “pupazzo in mezzo al campo”. Anche qui idee antiquate. Se c’è la possibilità di avere l’evidenza provata grazie alla tecnologia perché non utilizzarla.

Malinconico il declino dell’ex campione che una volta incantò gli stadi di tutto il mondo ed ora parlo come un luddista della pelota.