Cronache
Saman, "In Pakistan molte bambine costrette a sposarsi sin da giovani"
In Italia dopo il caso della 18enne pachistana si torna a parlare di matrimoni combinati. Una realtà meno lontana di quanto pensassimo
Saman Abbas: continuano le ricerche del corpo e le indagini per omicidio per la scomparsa della 18enne lo scorso 30 aprile. Mentre i genitori, lo zio e un cugino sono ancora ricercati, in Italia il caso è alla discussione sul piano anche culturale, questione forse troppo a lungo rimasta nelle retrovie come problema non italiano
La ribellione a un matrimonio combinato dalla famiglia con un cugino connazionale avrebbe portato alla (ormai sempre più certa) morte la ragazza pachistana. E sulla vicenda ieri la Commissione d'Inchiesta sul femminicidio del Senato ha aperto un'indagine, per vagliare eventuali "vuoti normativi", trattandosi - come spiegato dalla senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione - di un caso che vede in qualche modo chiamata in causa anche quella rete di protezione a cui la ragazza si era rivolta ma che non è riuscita a salvarla. Ma se un "amore sbagliato" è ancora un problema per alcune culture, non è il solo.
"Molte bambine in Pakistan non possono studiare perché costrette a sposarsi o a lavorare sin da giovani". A spiegarlo è l'associazione no profit Italian Friends of The Citizens Foundation impegnata da anni per favorire l’istruzione femminile nel paese. L’associazione, partner milanese della ONG pakistana The Citizens Foundation, dal 1996 sostiene la realizzazione di scuole laiche e di qualità per i più svantaggiati del Pakistan, in particolare le bambine. Attraverso campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi la OdV lavora per il superamento dei privilegi e delle barriere sociali, e incentivare l’accesso scolastico femminile, invogliando un cambiamento sociale positivo attraverso l’istruzione.
Con le sue insegnanti e presidi, in Pakistan, vengono svolte "visite regolari alle famiglie per capirne le preoccupazioni e convincere i genitori dell’importanza dell’istruzione delle figlie". E allo stesso tempo con le proprie insegnanti, in quanto donne, viene fornito alle ragazze un modello alternativo "di realizzazione professionale in grado di ispirare le più giovani e dare slancio alle loro ambizioni".
Un altro problema a livello educativo poi, di cui l'associazione si fa carico con l'intento di risanarlo, è lo stato di abbandono delle scuole governative, spesso "senza attrezzature, con insegnanti assenteisti, bassissimi tassi di frequenza degli studenti". Le cose stanno cambiando soprattutto tra le più giovani. Molte generazioni si ribellano ormai, e lo spiegano dall'Associazione Fatima di Palermo, dove 120 donne chiedono denunciano la necessità di "un aiuto culturale" perché "le ragazze da sole non ce la fanno", come riporta Repubblica. Di chi è la responsabilità dell'omicidio di Saman? Il dibattito rimane in divenire, c'è chi attribuisce la colpa all'Islam "che non consente una vera integrazione nella società Occidentale", e chi parla di "razzismo sottile" (anche se inconsapevole) che in Italia sopravvive nei confronti di realtà che scopriamo meno lontane di quanto pensassimo.