Herb Ritts, a Milano la mostra sul mago della fotografia in bianco e nero
di Ludovica Prisco
Nato e cresciuto a Los Angeles, Ritts con i suoi lavori ha contribuito a costruire il patrimonio dell’immaginario collettivo mondiale degli ultimi decenni divenendo un simbolo della fotografia, della moda, ma soprattutto l’incarnazione di un preciso momento storico. Ha interpretato, decodificato e influenzato infatti gli anni ottanta e novanta con un notevole utilizzo del bianco e nero che ha caratterizzato il suo registro stilistico.
Cento tra fotografie, ingrandimenti e video installazioni, esposte presso il Palazzo della Ragione di Milano che raccontano, come suggerisce il titolo stesso della mostra, l’equilibrio, raro, che l’artista è stato in grado di imprimere ad ogni scatto e sequenza.
Un insieme ben calcolato di armonia e immediatezza, uno studio intento a esaltare i corpi in movimento in un ambiente dominato completamene dalla luce cruda e naturale così da poter fissare nelle immagini l’anima dei suoi soggetti. L’intensità del racconto, la forza della visione, l’equilibrio, appunto, tra sogno e realtà. Un’indagine della società, dei suoi costumi e miti che ha reso con le sue fotografie immortali.
Il percorso espositivo è lineare, studiato nei minimi dettagli, sviluppato attorno alle tematiche più presenti nel suo universo creativo.
Dai ritratti delle icone dello star system in cui è palesemente visibile l’abilità di Ritts nello studiare i soggetti capovolgendone i ruoli pubblici e vita privata, rivisitandoli e re inventandoli in un qualcosa di semplice e perfetto; ai corpo in movimento in cui non passa inosservata l’attenzione dell’artista allo studio delle composizioni classiche, in cui é il movimento stesso a trasformare i corpi, plastici e perfetti, che si stagliano in uno scenario imponente inondato di luce naturale; fino agli scatti, forse più comunicativi ed emozionali, quelli dei paesaggi e delle suggestioni africane.
Un percorso, basato sulla luce, che ti avvolge, ti accompagna nella scoperta, nella sperimentazione, come se fosse sempre una nuova avventura, un gioco tra materia e forma, una reazione, una nuova possibile combinazione all’aria aperta.
Semplice, spontaneo, minimale, geniale, un uomo capace con l’utilizzo quasi accordato del bianco e nero di sottolineare l’essenza di ciò che vede, di rievocare emozioni, di lasciare qualcosa per sempre impresso in chiunque guardi una sua fotografia: l’autenticità.
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