Economia
Alitalia, incontro Giorgetti-Vestager decisivo. Ma decollo dopo l'estate
Intesa a breve con l'Ue sulla newco Ita. Rumors
Il nodo principale da cui partire, però, è raggiungere l'intesa con Bruxelles. Anche nell'ipotesi di un accordo in tempi stretti, comunque, appare inverosimile che Ita possa decollare subito, si slitta a dopo l'estate. Non c'è fretta: Alitalia ha appena ricevuto 100 milioni dal governo con il Decreto Sostegni. Anche secondo Il Messaggero, la rotta di Ita-Alitalia è tracciata con degli step ben precisi, previsti dal piano industriale e condivisi passo dopo passo dal ministero dell'Economia e da Palazzo Chigi.
Un crono-programma che scatterà appena ottenuto il via libera, anche informale, di Bruxelles e che il Tesoro (il dossier è in mano a Franco e al direttore generale Alessandro Rivera) vorrebbe chiudere in 60 giorni. Non si può perdere altro tempo. La stagione estiva è partita e sta crescendo, con la campagna vaccinale che corre veloce in tutto il mondo, la domanda di mobilità per il trasporto aereo. Sono quattro le mosse per chiudere la partita.
Si partirà con l'aumento di capitale da 700 milioni, con la possibilità di arrivare fino a un miliardo di euro, per consentire alla newco guidata da Fabio Lazzerini di partecipare alle gare per acquistare il ramo volo e a quella ad hoc per il brand Alitalia. Tant'è che in queste ore si è intensificato il pressing sui commissari straordinari guidati da Giuseppe Leogrande affinchè accelerino le procedure.
Il secondo step, deliberato l'aumento di capitale e ottenuta la licenza di volo dall'Enac, prevede una partnership con Alitalia per utilizzare sia i dipendenti dell'handling che quelli della manutenzione. A fronte, ovviamente, del pagamento del servizio. In una terza fase Ita parteciperà alla trattativa con Alitalia per entrare nelle due società. Non è ancora chiaro se con una quota di maggioranza o meno. A questo punto potrà assumere altri dipendenti in maniera diretta. Complessivamente manutenzione e servizi di terra impiegano circa 6.000 persone.
Proprio Palazzo Chigi spinge perchè su questo fronte la partnership possa scattare il prima possibile, ben consapevole che Ita da sola non puo' reggere la competizione mondiale. Proprio l'arrivo entro 12 mesi di un socio privato nell'azionariato accanto al Tesoro, come suggerito dallo stesso Draghi e auspicato dall'Europa, è un altro tassello decisivo per far andare in porto la trattativa.