Economia

Alitalia non cede sugli slot a Linate. Ricorso Ue di Ryanair contro i ristori

L'amministratore delegato di Ita, Fabio Lazzerini, è tornato alla Camera per illustrare ulteriori punti sul piano della newco

"Ita? Da sola non può stare. Abbiamo in corso colloqui e contatti con il gruppo Luthansa e con Delta". L'amministratore delegato di Ita, Fabio Lazzerini, è tornato alla Camera per illustrare ulteriori punti sul piano della newco, spiegando che una volta conclusa la trattativa tra il governo e l'Ue e arrivato "il via libera", Ita potrebbe decollare "in 60-90 giorni", precisando che "ci vorrebbe anche l'aumento del capitale, perchè al momento abbiamo un capitale di 20 milioni".

"Il nostro piano - ha spiegato il Ceo di Ita - prevede come pilastro proprio l'alleanza con altre compagnie, che inizialmente sarà un pò più che commerciale, e quindi non solo code share per vendere biglietti tra Italia e Usa, ma sarà un accordo che noi abbiamo fortemente voluto, allargato anche ad altri settori, anche industriali, come possiamo fare sinergie nell'acquisto della flotta. Il potere di una compagnia con 800 aerei è più alto di una che parte con 50-55 aerei. Dal punto di vista della partnership industriale e finanziaria dipende dall'azionista, ma io sostengo che l'azienda da sola non ci può stare. Sicuramente deve essere inserita in maniera molto forte in una delle due alleanze''. 

"Per partire il primo di luglio bisognerà partire fondamentalmente la settimana prossima con tutte le attività pianificate", ha aggiunto il top manager. Tuttavia "se iniziamo il primo luglio o il primo agosto è meno rilevante di quando prendiamo il controllo commerciale, in questo momento noi dobbiamo proteggere la stagione estiva", ha puntualizzato Lazzerini, illustrando quindi alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive una "proposta concreta" ossia "prendiamo fin da subito, nell'alveo di una continuità di interlocuzione positiva e assolutamente trasparente con la Commissione europea, almeno la responsabilità commerciale, così possiamo dare tranquillità ai clienti, siglare gli accordi con i tour operator e le aziende di crociere, con le agenzie di viaggio, per programmare la stagione estiva", ha spiegato il manager.

Lazzerini ha poi affrontato alcuni dei temi più spinosi nella trattativa tra il governo e la Commissaria europea, ossia quello del marchio Alitalia e degli slot. Lo storico brand "rimarrà sul mercato se non lo comprerà Ita, e lo comprerà qualcun altro" per cui "se fossimo impediti di usarlo ci sarebbe il rischio di qualcun altro in giro con quel brand, creando confusione", ha avvertito il numero uno della newco, facendo notare che "il valore è alto" e quindi "è uno dei fulcri di negoziazione tra governo e Commissione".

Nei giorni scorsi il commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, ha detto che il brand vale sui 150 milioni di euro. Sugli slot invece, ''a Linate c'è una abbondante lista d'attesa mentre a Fiumicino non c'è nessuno in lista. Quindi se si lasciano alcuni slot a Fiumicino c'è una buona probabilità di riaverli. Certo cederemo gli slot negli orari non strategici'', ha aggiunto Lazzerini. 

Intanto, secondo quanto ha appreso l'AnsaRyanair ha depositato un ricorso presso la Corte di giustizia Ue contro l'approvazione di un finanziamento diretto di circa 200 milioni di euro da parte del governo italiano ad Alitalia per compensarla dei danni legati al Covid.