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Economia
Atlantia, Mion: “Manutenzioni? Sempre meno,così più utili a famiglia Benetton"

“Le manutenzioni le abbiamo fatte in calare, più passava il tempo meno facevamo … cosi distribuiamo più utili… e Gilberto e tutta la famiglia erano contenti“, è questa la conversazione (intercettata dagli inquirenti) di Gianni Mion, amministratore delegato di Edizione Holding, che controlla Atlantia, la quale a sua volta controlla Autostrade per l’Italia. La famiglia a cui fa riferimento è quella dei Benetton. Le intercettazioni contenute nelle carte dell'ordinanza della Procura di Genova (LEGGI SU AFFARI) descrivono “un quadro desolante” come scrive il gip di Genova negli atti, definendo “spregiudicata” la linea imprenditoriale, improntata “alla sistematica riduzione delle manutenzioni della rete autostradale”.

È il 2 febbraio 2020 e il top manager discute con Giorgio Brunetti, professore veneziano emerito della Bocconi. Da settimane si parla della revoca della concessione con il governo pronto ad andare avanti e i due, estranei all’inchiesta, discutono proprio della riduzione della manutenzione che ha permesso di distribuire più utili.

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Il gip mette nero su bianco che da questa, come da altre conversazioni, pubblicate sempre da Affari, emerge “una politica imprenditoriale volta alla massimizzazione dei profitti derivanti dalla concessione con lo Stato mediante la riduzione e il ritardo delle spese necessarie per la manutenzione della rete autostradale affidata in concessione e a scapito della sicurezza pubblica". Dalle indagini è, infatti, emerso un quadro desolante in cui – afferma ancora il gip – è emersa l’insicurezza della rete autostradale sia con riferimento ai viadotti sia con riferimento alle gallerie; sia con riferimento alle barriere cli contenimento, queste ultime oggetto del presente procedimento”.

LA CONVERSAZIONE

Mion, che con il professore nel 2007 ha scritto il libro Manager oggi, dice: “Mentre il management che si era impossessato della loro testa…” e l’altro aggiunge: “Era già il 2007, ti ricordi sto discorso?". E Mion ricorda, perché anche se nel mezzo ci sono passati 12 anni replica: “Ti ricordi poi poi Castellucci allora diceva ‘facciamo noi’ e Gilberto (Benetton ndr) eccitato perché lui guadagnava e suo fratello di più…“.

I due discutono di quanto sia difficile gestire la società con le relative responsabilità. Brunetti: “Quando hanno acquisito quella roba era una roba che loro non potevano neanche governare come concetto, non gestire ma governare, non avevano il fisico del governo giusto?".

E Mion concorda: “Chiaro. .. chiaro”. Per il professore è “pacifico che bisognava arrivare.. dicevi sempre.. un discorso di minoranza e di liquidabilità della quota. Lo so, è ben chiaro sto discorso qua, ben chiaro e non è mai stato recepito…”.

Il top manager aggiunge: “No ma perché, non ho trovato Gilberto… no no guarda la responsabilità…”. Brunetti cerca una spiegazione: “Si erano innamorati di sta roba senza sapere… I rischi che c’erano in sta roba… questo era il problema …”. Mion concorda e ammette: “Sì ma però poi il vero grande problema è che le manutenzioni le abbiamo fatte in calare, più passava il tempo meno facevamo … cosi distribuiamo più utili … e Gilberto e tutta la famiglia erano contenti …”.

 

 

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