Economia
Banche, Ue: "Azione urgente anti-Npl". Operazione trasparenza su impatto Covid
Bruxelles vuole prevenire gli effetti della recessione sui bilanci degli istituti come avvenne dopo la lunga crisi del 2009,preservandone la capacità di credito
Bruxelles cerca di prevenire lo tsunami sofferenze sulle banche europee e, in attesa di accendere il disco verde alle bad bank nazionali coordinate a livello continentale, lancia l’operazione trasparenza sui bilanci degli istituti di credito. “Non abbiamo ancora visto un aumento significativo di non performing loans, ma probabilmente è solo questione di tempo prima che ciò avvenga, per questo è necessaria un'azione urgente”, ha avvertito infatti stamane vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis che ha aggiunto: “La storia mostra che è meglio affrontare gli Npl in anticipo e con decisione, soprattutto se vogliamo mantenere il ruolo del settore bancario nel sostenere l'economia in generale. Abbiamo una finestra di opportunità per intraprendere azioni preventive ed è adesso: se non agiamo in tempo, potremmo vedere le conseguenze dell'ultima crisi finanziaria ripetersi e le sofferenze aumenterebbero sui bilanci delle banche per anni”.
Dombrovskis non è entrato però precisamente nel merito del “che fare” relativamente alla forma che dovrà assumere l'intervento preventivo se attraverso una “bad bank” europea o le “bad bank” nazionali nelle quali riversare i “non performing loan”. In primavera, c'erano state discussioni spinte dalla Bce per verificare la fattibilità di creare una “bad bank” unica, ma la Commissione aveva indicato pubblicamente che non si trattava di una iniziativa comunitaria, segnalando una certa perplessità su tale prospettiva (in relazione alle questioni relativi a possibili aiuti di Stato). Tuttavia ha fornito una indicazione generale.
Ha indicato però la necessità di definire gli ambiti di intervento: sviluppare il mercato secondario per gli asset sotto stress (cioè le sofferenze) e qui la priorità è raggiungere un accordo con l'Europarlamento sulla direttiva relativa ai gestori di crediti, agli acquirenti di crediti e al recupero delle garanzie reali; riformare i quadri normativi per l'insolvenza e il recupero crediti. Poi ha spiegato qual è la prospettiva in cui lavora la Commissione: "Gestire un alto rapporto Npl/crediti totali è in via prioritaria compito delle banche e dei Paesi interessati, però c'è anche un aspetto paneuropeo e per quanto riguarda i mercati secondari delle sofferenze è importante facilitare le transazioni transfrontaliere e allargare la base degli investitori". Di conseguenza "una maggiore standardizzazione dei dati e lo sviluppo di piattaforme di transazione degli Npl sarebbero fondamentali. Cio' potrebbe anche comportare la creazione di una rete di societa' di gestione degli asset nazionali".
Intanto, secondo quanto ha rivelato l’agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, l’Autorità bancaria europea (Eba) ha lanciato il test annuale di trasparenza per fornire al settore informazioni aggiornate sulle condizioni finanziarie delle banche a giugno 2020 allo scopo di valutare l'impatto preliminare della pandemia. I risultati saranno pubblicati all'inizio di dicembre insieme al rapporto sulla valutazione del rischio. integrerà le informazioni fornite attraverso l'esercizio di trasparenza a livello Ue dell'8 giugno scorso, divulgando i dati con data di riferimento a marzo e giugno 2020.
L'Eba pubblichera' circa un milione di dati, in media più di 7.000 per circa 130 banche partecipanti di 27 paesi, compreso il Regno Unito. I dati copriranno le posizioni patrimoniali, le attività finanziarie, le passività finanziarie, gli importi delle esposizioni al rischio, le esposizioni sovrane e la qualità delle attività delle banche.
L'esercizio includera' anche dati su prestiti e anticipazioni soggetti a moratorie legislative e non legislative, seguendo le linee guida Eba sulla comunicazione e divulgazione delle misure Covid-19. Le banche italiane coinvolte sono undici: Bper, Montepaschi, Banca popolare di Sondrio, Bpm, Cassa centrale Banca-Credito cooperativo italiano, Credem, Iccrea-Istituto centrale del credito cooperativo, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, UniCredit, Ubi.