Economia

Bper, il 29 gennaio l'assemblea per modificare lo statuto sulle regole per Cda

Il cda di Bper ha convocato per il prossimo 29 gennaio l'assemblea straordinaria dei soci per deliberare sulla proposta di riforma statutaria che riguarda, essenzialmente, le nuove modalità di nomina del board. Le modifiche, autorizzate dalla Bce e già comunicate ad agosto, riguarderanno principalmente le nuove modalità di nomina del consiglio di amministrazione. In più, si elimina la figura del presidente onorario e si rende facoltativa la nomina del Comitato esecutivo, rimettendo al cda "l'assunzione della determinazione circa l'istituzione di tale organo".

Il collegio sindacale passa da cinque a tre sindaci. Quanto alla nomina del cda, a quello uscente non sarà concessa la facoltà di presentare una lista di candidati. Mantenendo un numero fisso di consiglieri pari a quindici, la proposta di riforma prevede "l'adozione di un criterio di elezione del cda di natura proporzionale, fondato sul metodo dei ''quozienti'', con l'obiettivo di dare adeguata rappresentanza alle varie componenti della compagine sociale, incoraggiando la partecipazione delle minoranze azionarie e senza contemplare limiti al numero massimo di consiglieri eleggibili da ciascuna lista", spiega una nota.

Si inserirà comunque una "soglia di accesso al riparto'', per assicurare stabilità al cda: "Ferma l'esigenza di legge di assicurare alla prima lista di minoranza la possibilità di esprimere almeno un amministratore, le altre liste di minoranza concorreranno alla nomina del consiglio solo qualora abbiano ottenuto voti almeno pari al 5% del capitale con diritto di voto".

La riforma introduce "limiti al collegamento tra liste, rafforzati rispetto a quelli applicabili per legge, al fine di assicurare l'effettiva rappresentanza delle minoranze azionarie in seno all'organo di amministrazione e di impedire al tempo stesso che, per effetto del sistema proporzionale, liste di minoranza tra loro collegate si trovino a esprimere la maggioranza consiliare".