Economia
Confindustria, dopo-Squinzi: no unitarietà per Vacchi in Emilia

Di Andrea Deugeni
I mal di pancia di Unindustria Ravenna sulla candidatura Vacchi emergono dai voti con cui la territoriale presieduta da Guido Ottolenghi, uno dei fondatori di Confindustria Romagna, si è espressa sulla corsa per il dopo-Squinzi. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Ravenna ha riunito oggi i suoi organi direttivi che si sono così pronunciati: 11 voti in favore di Alberto Vacchi, 6 preferenze invece per il candidato della Piccola Vincenzo Boccia e 4 astenuti. Ottolenghi esprimerà ai saggi questa posizione frazionata e non unitaria. Quadro che sta a significare che dei 9 voti assembleari di cui gode Ravenna, visto anche il blocco di astensioni, una leggera maggioranza andrà in favore di Vacchi che perde dunque, a differenza di quanto affermato qualche settimana fa da Marchesini, presidente di Confindustria Emilia Romagna, l'unitarietà della propria regione d'appartenenza. Suo seggio di lancio. Per rispetto dei votanti, Ottolenghi, uno dei contrari alla candidatura Vacchi, non ha partecipato alla votazione. Domani arriverà l'altro pronunciamento regionale importante e cioè quello di Reggio Emilia.