Economia
Coronavirus, la FIEGL presenta al Governo le proposte per la ripartenza
La Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale ha contribuito al documento con le proposte per la ripartenza post-emergenza Covid-19
Coronavirus, la FIEGL presenta al Governo le proposte per la ripartenza. Il comunicato stampa
La Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale (FIEGL), aderente a Confesercenti, ha annunciato di aver contribuito con le proprie considerazioni al documento con le proposte per la ripartenza post-emergenza Covid-19, presentato dalla Confederazione al Governo, al Comitato Tecnico Scientifico per la Fase 2 e alle Regioni.
La normativa per la gestione dell’emergenza Covid-19 emessa nel corso di questo periodo ha sancito la completa sospensione della raccolta di gioco legale in tutta Italia, ad eccezione unicamente della vendita dei Gratta e Vinci nel canale dei tabaccai.
Lo stato di emergenza che sta vivendo il settore del gioco legale in Italia impone una serie di riflessioni su nuove modalità di frequentazione dei luoghi di gioco, nonché di fruizione dei prodotti di gioco, da attuare al momento della ripresa delle attività, anche alla luce di quanto emerge dalle prime analisi svolte dal Comitato Tecnico Scientifico per la ricostruzione economica del Paese - Fase 2.
La tabella di riepilogo delle classi di rischio e di aggregazione sociale, relativa alla fase di ripartenza post emergenza Covid - 19, pubblicata sugli organi di stampa online, attribuisce alle attività riguardanti le lotterie, le scommesse e le case da gioco (codice Ateco R- 92) una classe di aggregazione sociale pari a 4 (livello massimo) con una conseguente classe di rischio integrato di livello Medio-Alto; in considerazione della percezione di una valutazione così alta, il settore del gioco corre il rischio di una riapertura particolarmente ritardata rispetto ad altre tipologie di esercizi.
Alla luce di quanto sopra, si riportano una serie di riflessioni tese a limitare al massimo il livello di aggregazione sociale con conseguente riduzione del rischio di contagio potenziale all’interno dei punti vendita.
Le considerazioni che seguono vanno affrontate separatamente in funzione dei punti vendita a cui sono riferite e nello specifico:
– punti vendita di gioco specializzati, ovvero con attività di gioco prevalente (es.: sale scommesse, sale bingo, sale dedicate Slot e VLT e sale giochi);
– punti vendita di gioco generalisti, ovvero con attività di gioco accessoria (es.: bar, tabacchi, edicole).
I punti vendita specializzati, per la loro natura di luoghi totalmente dedicati al gioco, sono caratterizzati generalmente da superfici molto ampie e pertanto risultano facilmente in grado, a seguito di una riorganizzazione degli spazi interni, di rispettare qualunque disposizione sarà prevista dal Governo al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio; si aggiunge inoltre, che la frequentazione di tali luoghi può essere facilmente contingentata con un controllo all’accesso dei locali, introducendo un livello massimo di presenza simultanea di persone all’interno dei locali, in funzione dei metri quadri di questi ultimi.
Se a quanto sopra si aggiunge la possibilità di imporre alla clientela, e controllare facilmente, l’utilizzo di dispositivi di sicurezza che il Governo riterrà opportuno far adottare nei luoghi pubblici, si ritiene che il valore riferito alla classe di aggregazione sociale di cui sopra possa sensibilmente ridursi con effetti positivi sulla ripartenza delle attività, parificandole rispetto ad attività a cui è stato attribuito un livello di rischio minore.
Con riferimento invece, all’attività di gioco presso i punti vendita generalisti, il settore del gioco legale lascia alle associazioni di riferimento le considerazioni relative alle misure che potranno essere messe in atto per ogni specifica categoria merceologica (bar, tabacchi, edicole, etc.). Si rappresenta tuttavia che l’attività di gioco accessoria, all’interno dei suddetti punti, si sostanzia fondamentalmente in due macrocategorie: i cosiddetti giochi da banco (lotto, superenalotto, scommesse, gratta e vinci etc.) e gli apparecchi da intrattenimento (le Slot).
Per la prima categoria, i problemi legati alla vendita di gioco, sono i medesimi riscontrabili per la distribuzione di qualunque altro prodotto da banco (caramelle, caffè, sigarette etc.).
Per la seconda categoria invece si ritiene che, per mettere in atto un meccanismo di riduzione del rischio, andranno rispettati rigorosamente i criteri del distanziamento sociale, ovvero la distanza di almeno un metro tra uno slot e l’altra, o in alternativa l’installazione di pannelli antidroplet, oppure il posizionamento delle Slot “di spalle” l’una con l’altra; si ritiene inoltre che tali misure accompagnate dall’utilizzo di dispositivi di protezione individuali (mascherine e guanti), dalla sanificazione delle slot e dalla messa a disposizione di igienizzanti in prossimità delle stesse, possano fornire un adeguato livello di contrasto al contagio.