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Economia
Lunedì nero a Piazza Affari. Crollano le banche, Mps -14,76%

Le borse europee chiudono negative a causa del continuo calo del prezzo del petrolio e della nervosa attesa per i dati sul Pil cinese. Particolarmente pesanti Milano (-2,65%) e Lisbona (-3,71%), affondate dal settore bancario. Nel primo caso i ribassi appaiono legati alle difficolta' del processo di aggregazione tra istituti, nel secondo all'iniziativa della banca centrale portoghese che, secondo il 'Financial Times', avrebbe sequestrato due miliardi di bond senior al Banco Novo.

L'Ftse 100 di Londra scende dello 0,42% a 5.778 punti, il Cac 40 di Parigi cede lo 0,49% a 4.189 punti, l'Ibex di Madrid perde lo 0,85% a 8.471 punti. Il forte rialzo di Adidas (+6,25% con l'elezione del nuovo ad non consente a Francoforte di chiudere in controtendenza: il Dax perde lo 0,25% a 9.522 punti. A Piazza Affari, l'indice Ftse Mib termina con un -2,65% dell'indice Ftse Mib a 18.686 punti e un -2,67% dell'indice All Share, performance che fanno di Piazza Affari di gran lunga il peggior listino europeo. In un clima dominato dall'incertezza sull'andamento dell'economia e dalla debolezza delle materie prime, il mercato italiano ha risentito oggi dell'offerta al ribasso, anche di natura speculativa, sui titoli bancari. Gli operatori temono soprattutto l'effetto delle sofferenze sui bilanci degli istituti, in assenza di una soluzione complessiva che non ha ancoa avuto il via libera da Bruxelles, in un momento in cui i rapporti tra governo e Commissione europea sembrano tesi.

A scontare i peggiori effetti di questa situazione e' ancora una volta il Monte Paschi: le azioni dell'istituto senese sono nuovamente sprofondate e hanno aggiornato i minimi storici, chiudendo a 0,7655 euro, accusando una flessione del 14,76%. In generale oggi tutte le banche sono state sotto attacco a Piazza Affari, con il mercato che teme per la mole di sofferenze e crediti deteriorati del nostro sistema bancario, sempre più sotto la lente della Bce, ma a farne maggiormente le spese è stata Mps. Il titolo, che è arrivato nel corso della seduta a scendere fino a toccare un minimo intraday a 0,748 euro, ha perso da inizio anno circa il 30% del suo valore, portando la capitalizzazione di Borsa a precipitare a 2,2 miliardi.

Più che bruciato l'aumento di capitale da 3 miliardi effettuato solamente lo scorso giugno. La Consob è dovuta intervenire a Borsa aperta nel pomeriggio, disponendo il divieto di short selling (vendite allo scoperto) per il resto della seduta e l'intera giornata di domani, ma l'effetto non si è fatto sentire. "Ci sono mani italiane ed estere sul titolo - ha spiegato il presidente Giuseppe Vegas - Stiamo indagando e a fine giornata vedremo chi ha venduto effettivamente". Elevati, come nelle ultime sedute, i volumi: sono passate di mano 121 milioni di azioni, pari al 4,1% del capitale.

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