Economia

Dogane, Demanio, Entrate: parte il giro di nomine per le Agenzie fiscali

di Marco Scotti

Giorgia Meloni vuole sostituire tutti i potentati con uomini di sua diretta fiducia, in modo da avere una maggiore coesione tra testa politica e apparato

Non solo: Minenna ha moltiplicato per cento i sequestri di droga nei porti e per mille quelli dei rifiuti. Ha svolto il suo compito con coraggio, tanto che si è attirato le antipatie di qualcuno: nel 2021 è stato oggetto di alcuni esposti all'Autorità Giudiziaria presentati da ex dipendenti dell'Agenzia. Il curriculum dell'economista e professore pugliese, però, potrebbe non bastare per mantenerlo al suo posto: ed è già pronto un toto-nomi.

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, salgono le quotazioni di Benedetto Mineo, una lunghissima esperienza nella Regione Sicilia. È stato, infatti, capo segreteria di Totò Cuffaro. Ma non solo: ha ricoperto incarichi crescenti in Equitalia prima di venire nominato direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (e venire poi sostituito dallo stesso Minenna). Un cavallo di ritorno, dunque, che ha tra l'altro ottimi rapporti con tutti i partiti della coalizione di governo. Un plus notevole, visto che è impensabile che Fratelli d'Italia faccia l'en plein di nomine: qualcosa dovrà cedere.

L'altro nome che è circolato per la sostituzione di Minenna è quello di Gabriella Alemanno, sorella dell'ex sindaco di Roma e già direttrice dell'Agenzia del Demanio. Ma c'è un problema anagrafico: la dirigente, infatti, è del 1955, ha 67 anni ed eccede quindi il limite massimo dei 65 previsti dalla legge. Legge che, a quanto risulta ad Affaritaliani.it, si è cercato di modificare nell'ultima Finanziaria senza riuscirci. 

Infine altri due outsider: Salvatore Lampone, ex Leonardo ed ex dell'Agenzia delle Entrate ed Edoardo Valente, ex della Guardia di Finanza.