Economia
Enilive: per Jefferies il business della mobilità sostenibile vale 8 mld
L'azienda è in prima linea nello sviluppo di materie prime agricole sostenibili (a basso ILUC, cambiamento indiretto di uso del suolo)
Enilive vale 8 miliardi: parola di Jefferies
La scorsa settimana Eni ha ospitato una visita alla sua bioraffineria di Porto Marghera (Venezia), dove ha fornito ulteriori dettagli sul business della Mobilità Sostenibile (ora ribattezzato Enilive) con un focus particolare sulla bioraffinazione. E subito si è scatenata la corsa a capire quanto potrebbe valere questo segmento del cane a sei zampe. Secondo Jefferies, che ha pubblicato un report sull’argomento, siamo intorno agli 8 miliardi di euro. Ecco perché.
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Eni è in prima linea nello sviluppo di materie prime agricole sostenibili (a basso ILUC, cambiamento indiretto di uso del suolo), che si prevede rappresenteranno 155 milioni di tonnellate all'anno nel 2050 (quasi 4 volte la dimensione delle materie prime di scarto e residui, a 40 milioni di tonnellate all'anno). Il Kenya è stato il primo hub agricolo ad avviare la produzione (nel 2022) e sarà seguito nel breve termine da altri hub in Congo, Italia, Costa d’Avorio e Mozambico. Jefferies prevede che le materie prime provenienti dagli agri-hub di Eni rappresenteranno circa il 25% della capacità di bioraffinazione della società. Nel medio termine il costo di queste materie prime sarà inferiore del 20-30% rispetto a quello dei rifiuti e dei residui. I nuovi oli potrebbero anche avere un potenziale di intensità di carbonio più elevato rispetto all’UCO in determinate condizioni (migliori pratiche agronomiche e sequestro del carbonio nel suolo).
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Eni ha confermato gli obiettivi già delineati nel CMD di febbraio: la capacità di bioraffinazione crescerà fino a tre milioni di tonnellate all’anno entro il 2025 e a cinque milioni di tonnellate all’anno nel 2030. La pipeline del progetto attuale supporta già una crescita della capacità fino a 2,6 milioni di tonnellate all'anno entro il 2025, con un'ulteriore crescita di 0,2 milioni di tonnellate all'anno prevista se la società decidesse di approvare il progetto Daesan con LG Chem. Si prevede che l’EBITDA della mobilità sostenibile crescerà fino a 1,1 miliardi di euro nel 2025, 1,5 miliardi di euro nel 2026 e 2-2,5 miliardi di euro nel 2030 (da >0,9 miliardi di euro nel 2023). La bioraffinazione guiderà la crescita dell’EBITDA: attualmente rappresenta circa il 20% dell’EBITDA, aumenterà al ~50% nel 2026E. Per tutte queste ragioni Jefferies valuta il business della Mobilità Sostenibile di Eni 8 miliardi di euro.