Economia
Generali, Delfin-Calta all'attacco di Nagel-Donnet. Patto per cambiare il Ceo
Accordo parasociale Del Vecchio-Caltagirone per l'assemblea. Comitato nomine formalmente non ancora convocato. Rumors: riunione fra consiglieri non esecutivi
Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il comitato nomine per un primo confronto sulla governance in vista del consiglio di amministrazione del 27 settembre non è stato ancora formalmente convocato. Le mail fra i componenti per incrociare le agende sono partite giovedì sera, ma non si è arrivati ancora a una quadra. Pare che la riunione possa esserci martedì prossimo, ma non sono ancora partite le chiamate. E' possibile che invece ci sia una riunione informale dei consiglieri non esecutivi delle Generali. Dunque tutto il board, esclusi Donnet e il presidente Gabriele Galateri.
Leonardo Del Vecchio
Gli schieramenti sono in manovra: Caltagirone e Del Vecchio, che vogliono una discontinuità sostituendo Donnet e piazzando un loro candidato anche alla presidenza, hanno preso posizione anche perché per Mediobanca (come anche per Donnet) nella governance il consiglio è centrale: Piazzetta Cuccia intende tenere la barra dritta sul fatto che le decisioni sul governo di una grande quotata le deve prendere, in linea con le best practice internazionali e secondo quanto avviene in Piazzetta Cuccia stessa, il consiglio di amministrazione uscente stesso. Organo che rappresenta tutto l’azionariato e non solo i grandi azionisti, anche se questi rappresentano una quota rilevante come l'11%. Modalità che per i due soci privati, invece, è soltanto un modo per continuare a perpetuare la sua influenza sulle Generali visto che nell’attuale consiglio il presidente Galateri e l’amministratore delegato sono espressione della merchant bank milanese.
La battaglia di Trieste è appena iniziata e il rischio è quello, come lo definiscono in molti, di "un Vietnam". Ecco perchè qualche osservatore non esclude un accordo e una ricomposizione del fronte dei principali azionisti. Con Donnet, per il momento tranquillo perché consapevole dei risultati portati e dell'iter istituzionale interno intrapreso per il rinnovo, a farne le spese.
@andreadeugeni