Economia
Gualtieri apre agli investimenti. "Manovra restrittiva? Controproducente"
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"E' ovvio che questo Governo si batte all'interno delle regole, che comprendono anche ilpieno uso della flessibilita' come chiesto da alcuni gruppi politici e come detto dalla presidente Von der Leyen": lo ha detto il ministrodell'economia Roberto Gualtieri rispondendo a chi gli chiede se per lamanovra 2020 bastera' la flessibilita' gia' prevista dalle regoleattuali. "C'e' poi il dibattito sulle regole, ma sono due questionidistinte e come tali vanno trattate" Ai miei colleghi "ho detto che una manovra restrittiva sarebbe controproducente e stiamo lavorando per collocarla nel quadro di una più generale e appropriata 'fiscal stance' dell'area euro": lo ha detto il ministro dell'economia Roberto Gualtieri al termine dell'Ecofin.
Il neo titolare delle Finanze è al secondo giorno di incontri europei. Ieri il debutto è arrivato con l'Eurogruppo, dal quale Gualtieri si è unito alla coalizione dei ministri delle finanze per la lotta al cambiamento climatico, da cui l'Italia era fuori finora, ha ribadito a Bruxelles l'impegno a rispettare le regole con la manovra 2020, si è impegnato con il collega tedesco Olaf Scholz ad approvare la Tobin tax entro ottobre. Immediata l'intesa con i colleghi esteri, visto il ruolo svolto da Gualtieri nel Parlamento europeo che l'ha reso conosciuto ai più. Non a caso è arrivato il sollievo dell'Ue per la ritrovata vena europeista del Conte bis e una sorta di apertura alla richiesta di flessibilità, che l'Italia sta già considerando.
Oggi, Gualtieri ha riferito che la Commissione europea ha confermato a Helsinki "la disponibilità ad approfondire forme per proteggere gli investimenti legati alle grandi priorità europee a partire dall'azione per il clima". Proprio riuscire a spuntare flessibilità sul 'geen new deal' dell'accordo di governo Pd-M5s è uno degli obiettivi di Roma verso la prossima Manovra.
A Helsinki non è decollato, invece, il discorso sulla modifica delle regole del Patto: la Francia frena, perché non vuole riaprire il vaso di Pandora. Comune invece l'insistenza - sulla Germania in primis - perché spenda riducendo il surplus, già sottolineata da Draghi. Il primo, ieri, è stato il ministro francese Bruno Le Maire, seguito dal vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, e dal presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno. Il messaggio è chiaro: "C'è preoccupazione per un rallentamento globale della crescita, la politica monetaria non può fare tutto da sola. Chiediamo a chi ha spazio di bilancio di investire, e a chi deve rafforzarsi di fare le riforme", ha detto Dombrovskis. La necessità di investire per crescere è un tema che torna anche nei numerosi bilaterali che Gualtieri ha avuto a margine delle riunioni. Con i colleghi francese e tedesco e con il vicepresidente della Commissione Ue. Assieme a Scholz dà nuovo slancio anche alla Tobin tax, dandosi l'Ecofin di ottobre come scadenza per raggiungere un accordo, bloccato da molti anni.
Quanto all'Italia, Dombrovskis ha detto: "Su flessibilità specifiche dobbiamo fare un'analisi approfondita, non posso trarre conclusioni ora, dipende in che stadio economico si trova l'Italia, cattivo, normale, buono, e questo sarà chiarito quando pubblicheremo le previsioni economiche", ha spiegato, dicendosi "incoraggiato" dal rispetto delle regole ribadito dall'italiano.