Economia
H-Farm, cura Nagel per il titolo in Borsa. La strada in salita dell'incubatore

Primo anniversario in rosso a Piazza Affari per H-Farm, che punta su Mediobanca per accelerare il rilancio sul listino milanese
Soprattutto, il software sviluppato da InReach ha permesso nel semestre di analizzare oltre 240 startup in Italia e oltre 3.700 in Europa, validando così il modello sviluppato per un’attività continua e automatica di scouting e selezione di nuove startup da accelerare attraverso l’utilizzo dei “big data”. Le prospettive future di H-Farm restano dunque in linea con quelle prospettate al momento dell’Ipo, mentre anche le disponibilità di cassa appaiono, come testimonia la semestrale, “sufficienti a dar seguito al piano di sviluppo presentato in Ipo”. Resta a questo punto solo da far crescere l’interesse attorno al titolo, così da riuscire a passare dall’Aim Italia al Mta entro la fine del prossimo anno e far crescere ulteriormente la società e le sue giovani partecipate.
Mediobanca, che lo scorso settembre aveva iniziato la copertura sul titolo inserendolo nel campione di mid e small cap italiane seguite, commentando la semestrale aveva spiegato: “Comprare H-Farm significa scommettere che le sinergie derivanti dall’integrazione tra venture capital, attività educative e consulenza ripagheranno i cospicui investimenti sostenuti sinora”.
Gli esperti di Piazzetta Cuccia indicano per H-Farm un fair value di 1,05 euro per azione (che equivale ad un potenziale rialzista del 40% dai livelli correnti) e che prevedono entro il 2018 il raggiungimento del pareggio a livello di Ebitda, anno entro cui le perdite nette rettificate dovrebbero calare attorno ai 2 milioni di euro a fronte di 38 milioni di giro d’affari. Basteranno come argomentazioni per indurre nuovi investitori a scommettere sul titolo?
Luca Spoldi