I giornali e la post-verità: come difendersi dalle bufale
Diventa un caso di studio l'intervista del 29 settembre ad Affaritaliani.it di Alessandro Proto
Diventa un caso di studio l'intervista del 29 settembre ad Affaritaliani.it di Alessandro Proto, l'uomo che con i suoi comunicati dichiaratamente falsi inviati per tre anni e mezzo ad agenzie di stampa e giornali creò casi di borsa e movimentò investimenti e risparmi sul nulla. Proto ha mostrato la vulnerabilità del sistema mediatico italiano. E oggi nella sede dell'Associazione Lombarda dei giornalisti è diventato un momento di riflessione per l'intera categoria e un corso di Formazione per giornalisti che hanno risposto massicciamente, realizzando un vero e proprio tutto esaurito.
Introdotto da Renzo Magosso dell'Associazione Lombarda dei giornalisti, moderato da Marco Volpati dell'Ordine nazionale, il dibattito iniziato alle 9.30 e finito oltre le 13 si è incentrato sull'intervento del direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino, sulla visione del video con l'intervista a Proto e sull'intervento di un famoso penalista, l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Grande curiosità, molte domande, tanto sconcerto e sorpresa nel verificare come l'intera categoria sia finita in scacco per un tempo così lungo, divenendo di fatto complice delle news 'veramente false' inviate dall'agente immobiliare divenuto nelle cronache di quegli anni - senza averne titolo - l'"enfant prodige" della finanza italiana.
Ecco il video con alcuni interventi e momenti del dibattito
Ma, soprattutto, Affari Italiani, ritiene utile riproporre il documento-intervista a Proto, uno sconcertante atto d'accusa che deve far riflettere l'intera categoria e i suoi organismi rappresentativi per recuperare deontologia, professionalità, rigore nell'era della marmellata mediatica della post-true, della proliferazione delle bufale e della crisi di credibilità dell'industria dei mass media.
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