Economia
Il possibile ’esproprio’ del M5S sulle pensioni potrebbe far saltare il banco
Salvini non può’ tradire milioni di italiani lavoratori
La proposta contenuta nel progetto di legge sul taglio alle pensioni proposta dai Capigruppo di Lega, Riccardo Molinari e Francesco D’Uva del M5S, potrebbe far saltare l’accordo di Governo.
La proposta di tagliare, anzi di ‘rubare’ come pare a molti, parte delle pensioni non solo a chi non ne ha diritto ma pure ai tanti che ne hanno il sacrosanto diritto, è principalmente anticostituzionale sotto molti aspetti e soprattutto rappresenta un oltraggio dello Stato verso i cittadini.
Il taglio alle pensioni. Uno Stato non puo' rompere un patto coi sui cittadini
Solo uno Stato dal sapore dittatoriale può’ permettersi di decidere di rompere un patto con tanti milioni di italiani come si vorrebbe fare nel caso del presentato taglio alle pensioni.
E’ chiaro che se in primis lo Stato decide di cancellare un patto scritto con il lavoro di tanti poi non può’ chiedere alcun tipo di fedeltà, compresa quella fiscale.
Quando la fiducia si rompe nulla la può più’ far tornare.
La proposta, voluta prepotentemente dal giacobinismo grillino, intenderebbe ‘rubare’ ai cosiddetti ricchi per dare ai cosiddetti poveri.
Togliere cioè qualcosa praticamente a molti, anche a quelli che la pensione se la sono guadagnata, per dare ai tanti che magari non hanno pagato nemmeno una lira in tutta la loro vita di lavoro o non lavoro.
Il taglio alle pensioni. Una totale ingiustizia
Non si tratta di solidarietà ma di totale ingiustizia.
Con quale diritto rappresentanti politici che, molto spesso nella loro vita non hanno fatto nulla o quasi nulla, si permettono di togliere migliaia di euro a gente che ha lavorato, sudato e guadagnato ogni centesimo della propria rendita?
Avrebbe avuto un qualche senso etico decidere di tagliare quelle pensioni non coperte da contributi ( la prima proposta che Luigi Di Maio aveva dichiarato a più riprese), altra cosa proporre una revisione totale dei conteggi penalizzando categorie e mettendo sullo stesso piano contributori e inadempienti.
Il realismo della Lega, l’onestà intellettuale di Matteo Salvini possono andare a braccetto con il Movimento stellato fino ad un certo punto e il limite di rottura, in questo caso, è molto vicino.
Il taglio alle pensioni. Salvini puo' far saltare il banco se non si media
Una certa allergia alla proposta comincia a filtrare attraverso le dichiarazioni dello stesso Molinari che ha parlato di tutte le correzioni del caso per evitare di ‘fare un esproprio proletario’.
E se lo dice lui è come se lo avesse detto il vicepremier leghista.
E Salvini è trasparente, serio ed onesto.
Quindi la strada, tutta grillina, per togliere soldi dalle tasche degli italiani, pure quelli onesti, è ancora lunga e, su questa strada, pensiamo che la Lega saprà mettere dei seri bastoni.
Un conto è riformare la ‘Fornero’, altro è decidere di cambiare le regole di un contratto in maniera unilaterale.
E crediamo che Matteo Salvini, che ha alle spalle la fiducia di milioni di italiani, ci penserà due volte prima di appoggiare una simile proposta di legge.
Potrebbe essere l’occasione giusta per far saltare il banco.