Economia

Isis, Onida (Bocconi) ad Affari: "Dal terrorismo possibile effetto espansivo sul Pil"

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Mentre si cerca di fare luce completa sulla regia degli attacchi di Parigi, che effetti ci potrebbero essere sulla debole ripresa dell'economia transalpina che nel terzo trimestre è tornata dalla stagnazione alla crescita (+0,3%)? E su quella europea? 
"Difficile rispondere, perché non ci sono criteri molto rigorosi per valutare con precisione l'impatto degli attentati sull'economia. Rifacendosi però ad accadimenti passati simili e analizzando l'incidenza del fenomeno terrorismo sull'andamento delle economie, l'unica conseguenza certa per il momento è che riduce un po' il turismo verso le zone a rischio. C'è però una considerazione opposta da fare".

E qual è?
"Accadimenti del genere hanno anche un effetto espansivo sul Pil, perché scatenano la domanda di servizi di sicurezza pubblici e privati, di impiego di mezzi militari. Voci che vanno nel Pil e che hanno un effetto compensativo dell'eventuale minor domanda che potrebbe nascere dall'effetto negativo del turismo".

E la domanda di automobili o di altri settori che in questo momento stanno trainando la produzione industriale in tutta Europa? Anche la chiusura delle frontiere decisa dal governo francese potrebbe impattare...
"Beh, è una chiusura temporanea di emergenza. E, immagino, di breve durata. Non credo che il presidente francese Francois Hollande possa tenere bloccati i lavoratori transalpini transfrontalieri o che devono viaggiare poi per lavoro. Inoltre, sono provvedimenti che non incidono su tutta l'attività economica, ma solo su quella di imprese che necessitano del passaggio fisico delle merci e che hanno bisogno di varcare i confini nazionali. Insomma, non mi preoccuperei molto di questo aspetto".

Ci potrebbe essere un impatto sui consumi privati delle famiglie?
"Difficile che la paura e l'insicurezza possano avere un effetto depressivo sui consumi alimentari e non alimentari o, tanto meno, di beni di consumo durevole come la domanda di automobili. Ne risentirebbero soltanto se si verificasse un peggioramento dell'economia che riduce l'occupazione. Quindi, ripeto,il terrorismo, semmai, è un attivatore di funzioni che altrimenti rimarrebbero dormienti. Un po' cinicamente, si potrebbe verificare un aumento del Pil".

Si ipotizza anche la chiusura dei mercati fnanziari lunedì mattina e, nello specifico, della Borsa di Parigi. Lo stop degli scambi potrebbe impattare, in seconda battuta, sull'economia reale?
"Putroppo il mondo della finanza è intrecciato con il terrorismo. Certo, il panic selling che si scatena in Borsa avrà degli effetti sugli ordini, ma mi sembra prematuro ipotizzare delle conseguenze recessive sull'intera economia francese. Quindi, non credo sia utile chiudere il listino di Parigi. Aspetterei di far luce, con i servizi di intelligence e informatici, sull'intera regia degli attentati per valutare gli effetti complessivi".