Economia

Leonardo, Profumo di...insuccesso. Titolo giù nonostante la Corea

Luca Spoldi

Per Alessandro Profumo quattro mesi senza gloria ai vertici di Leonardo, ma l'ex banchiere scommette su internazionalizzazione e Difesa

A riprova di quanto il comparto difesa, tanto più se coniugato in ambito internazionale, pare stare a cuore a Profumo in questi giorni si parla di un possibile ruolo di Leonardo nell'affare Stx France, qualora Parigi intendesse giocarsi sino in fondo la carta di una joint-venture nella cantieristica militare e nei relativi sistemi d'arma senza per questo pretendere di avere un ruolo egemonico.

Kimi
 

Certo, puntare tutto sull'estero e tutto, o quasi, sul settore Difesa espone anche a qualche rischio: oggi il titolo ha perso in borsa l'1,2% tornando a 14,57 euro dopo che si è sparsa la voce di uno slittamento all'anno prossimo dell'esito della maxi gara del valore di 16 miliardi di dollari per fornire 350 nuovi addestratori avanzati all'areonautica militare Usa.

C'è però da dire che per il T-100 (ossia la versione americanizzata del M-346) di Leonardo, che deve vedersela con concorrenti come Boeing-Saab e Lockheed Martin-Kai, la strada era già in salita, avendo perso per strada un grande partner a stelle e strisce (General Dynamics prima, Raytheon poi si sono sfilate dopo un'iniziale accordo per partecipare assieme al gruppo italiano). Quindi forse avere qualche mese in più per cercare di coinvolgere un partner americano potrebbe rivelarsi non così negativo: ad Alessandro Profumo non resta che incrociare le dita.