Mediaset, la concorrenza di Facebook. Le mini-serie tv pesano in Borsa. Rumors
Nella vigilia dell'assemblea di Mediaset, le azioni del Biscione risentono anche della prospettiva che la società si trovi a subire la concorrenza di Facebook
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
L'assemblea Mediaset di domani si prepara a sancire la vittoria della famiglia Berlusconi sul raider francese Vincent Bollorè ma il titolo soffre in Borsa. Nella seduta odierna di Piazza Affari, le azioni del Biscione hanno lasciato sul terreno l'1,38%, portandosi a 3,428 euro nonostante il colosso di Cologno Monzese abbia messo in agenda un piano di buyback sul 10% del capitale, come mossa difensiva contro la posizione di forza assunta da Vivendi, che nei mesi scorsi e' salita fino a un soffio dal 30% del capitale.
Secondo alcune letture le azioni risentono anche della prospettiva che Mediaset si trovi a subire anche la concorrenza di Facebook. Il colosso fondato da Mark Zuckerberg che si starebbe muovendo anche verso il business dei contenuti sulla scia di Netflix.
Secondo il Sole 24 Ore, infatti, il più grande social network al mondo sta trattando con le majories per realizzare miniserie tv da offrire ai propri clienti già questa estate. Una scelta che andrebbe ad alimentare la concorrenza sul settore della diffusione dei contenuti che potrebbe diventare sempre più sfrenata, con i colossi web americani che nel giro dei prossimi anni potrebbero giocare un ruolo importante. Netlix in primis. Trend di cui Mediaset e, soprattutto, Vivendi sono ben consapevoli e che potrebbe spingere i due gruppi a sotterrare l'ascia di guerra per collaborare in chiave difensiva (le aperture di oggi del Ceo di Tim Flavio Cattaneo sono state lette anche in questa senso).
Tornando all'assemblea di domani, secondo alcune indiscrezioni l'appuntamento potrebbe vedere un'alta partecipazione del capitale: oltre l'80%, il che significa che i piccoli azionisti supereranno il 10% circa del capitale, considerando che Fininvest detiene il 41,1% dei voti e Vivendi il 28,8%. Una percentuale che potrebbe consentire all'azionista di maggioranza Fininvest di portare a termine con successo la manovra di acquisto del 10% del capitale proprio entro l'approvazione del bilancio del 2017 (oltre ad approvare i conti, l'assemblea dei soci è chiamata a nominare anche il nuovo collegio sindacale).
I titoli comprati in Borsa potranno avere al massimo un premio del 20% rispetto al prezzo di chiusura del giorno precedente. In pratica Mediaset potrebbe quindi utilizzare lo strumento dell'opa parziale sul mercato. Gli analisti di Equita ricordano che se Mediaset incrementasse le azioni proprie fino al 10% e poi distruggesse le azioni con l'applicazione del whitewash, Fininvest si porterebbe automaticamente al 45,7% dei diritti di voto e Vivendi al 32%. Quota, quest'ultima, che dovra' essere congelata sotto il 10%.