Economia
Nucleare, Hollande salva la compagnia nucleare Areva. Reattori allo Stato
La settimana era quella decisiva ed Edf, "l'Enel francese" ed Areva hanno trovato un accordo in extremis per il salvataggio della compagnia nucleare transalpina sotto la guida del governo Hollande. Un piano che a quanto pare, secondo le prime indiscrezioni che filtrano da Parigi, s'incentrerebbe su un compromesso sulla vendita della maggior parte della divisione reattori del gruppo Areva (Areva NP) ad Edf.
Le parti non hanno rilasciato alcun commento. Secondo i rumors, la deadline per stabilire i dettagli era fissata il 30 luglio, termine che alla vigilia pochi credevano che sarebbe stato rispettato a causa della profonda distanza fra Philippe Varin e Bernard Lévy, i due presidenti rispettivamente di Edf ed Areva, nonostante la mediazione del ministro dell’Economia Emmanuel Macron.
Il progetto di “rifondazione della filiera nucleare” presentato dall’Eliseo il 3 giugno scorso prevedeva la cessione a Edf di Areva NP. Benché entrambe le società siano partecipate dallo Stato francese, il problema era quantificare il valore di tale ramo d’azienda: secondo le indiscrezioni, la trattativa si sarebbe aggireta attorno ai 2,7 miliardi di euro, un compromesso tra le richieste di Areva (3-4 miliardi) e l’offerta di Edf (2 miliardi). Inoltre, un ulteriore aspetto che ha generato forte dissenso tra le parti era quello legato al ritrattamento dell’uranio utilizzato nelle centrali, che viene effettuato da Areva presso il sito di La Hague.