Economia
Coronavirus, 3 milioni di italiani a lavoro per assicurare cibo e bevande
La filiera alimentare italiana tra iniziative di solidarietà e politiche economiche volte al Made in Italy
Nel contesto nazionale italiano di emergenza coronavirus quasi 4 italiani su 10 hanno fatto scorte di generi alimentari e bevande per il timore ingiustificato che si esauriscano negli scaffali di negozi e supermercati.
Questo secondo l’indagine Coldiretti/Ixé, riportata dal blog del giornalista freelance Pierpaolo Molinengo.
Nonostante il Coronavirus, sono oltre tre milioni gli Italiani che continuano a lavorare nella filiera alimentare, dalle campagne all’industrie fino ai trasporti, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione.
"L’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti – è assicurato in Italia grazie al lavoro di 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma", riporta il blog.
La filiera alimentare è stata inoltre interessata da numerose iniziative di solidarietà volte a garantire la consegna della spesa a domicilio, soprattutto a favore di quanti anziani o contagiati non possono uscire dalle proprie abitazioni. Stando ai dati, è stato registrato un aumento dell’11% degli italiani che hanno fatto la spesa on line e del 7% di quanti hanno chiesto la consegna a domicilio.
"La scelta – sottolinea la Coldiretti – è stata quella di privilegiare alimenti semplici alla base della dieta mediterranea con una grande attenzione alla conservabilità che ha favorito gli acquisti di prodotti in scatola. Se la farina con un balzo dell’80% rispetto alla media del periodo è stata il prodotto più acquistato sul podio salgono anche carne in scatola con un aumento del 60% e i legumi in scatola con un balzo del 55%. A finire nel carrello della spesa degli italiani sono stati soprattutto nell’ordine – continua la Coldiretti – la pasta con un +51% e il riso con un +39% ma si registra una crescita del 39% anche per le conserve di pomodoro mentre le vendite dello zucchero salgono del 28%, quelle dell’olio da olive del +22%, il pesce surgelato del 21% e il latte Uht del 20%, nel periodo dal 24 febbraio all’8 marzo, sulla base delle vendite del mondo Coop".
Infine, dati alla mano, dalla maggior parte dei consumatori (82%) è stata riposta un'attenzione particolare alla scelta di prodotti Made in Italy, per aiutare lavoro ed economia nazionali, a tutela di quella filiera agroalimentare che "dal campo alla tavola garantisce all’Italia il primato nella qualità e nella sicurezza alimentare". Obiettivo questo sostenuto dalla campagna #MangiaItaliano di Coldiretti alla quale stanno aderendo personaggi noti del grande schermo ma anche della musica, del giornalismo, e dei settori di ricerca e cultura.
"Chiediamo a supermercati, ipermercati e discount di privilegiare negli approvvigionamenti sugli scaffali le mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere, salumi ottenuti con la carne dei nostri allevamenti, frutta e verdura nazionale ed extravergine Made in Italy al 100% afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’importanza di sostenere lo sforzo degli agricoltori e degli allevatori per assicurare le forniture alimentare al Paese".