Pil, Gentiloni va fuori orbita. Nello spazio ci va solo la Spagna. Ecco perché
La Banca di Spagna ha aumentato le previsioni di crescita del Pil di Madrid per il 2017 al 3,1% dal 2,8%. L'impietoso confronto con l'Italia
Avere accumulato meno debiti significa poter fare maggiori investimenti e consumi, sostenendo così la ripresa. Una graduale ripresa dell'occupazione (a maggio il tasso di disoccupazione era calato al 17,8% contro il 20,9% di dicembre 2015) avvenuta in un contesto di costi reali del lavoro in continuo calo e una ritrovata competitività spagnola che ha mantenuto stabili i surplus delle partite correnti negli ultimi cinque anni (pari a circa l'1,5% del Pil), completano il quadro "virtuoso" del miracolo spagnolo.
Un miracolo reso possibile dalla decisione di varare riforme dei fattori competitivi (in primis il costo del lavoro, ma anche la riorganizzazione di comparti chiave come quello bancario), anche a costo di un forte malcontento sociale a causa delle decine di migliaia di esuberi e di una deflazione salariale che in parte è stata pagata con una contrazione del risparmio, non essendo stati intaccati i consumi.
In questi anni mentre l'Italia tirava calci al barattolo cercando di limitare il costo sociale e le relative proteste legate a ogni ipotesi di riforma, Madrid ha varato riforme a favore dell'economia reale prima e più che del settore bancario, potendo peraltro effettuare questa scelta avendo per tempo chiesto l'intervento dei fondi di sostegno europeo (ottenendo nel 2012 40 miliardi di euro di aiuti "condizionati" tra l'altro ad un abbattimento del rapporto costi/ricavi che ha portato alla riduzione del personale bancario del 26% complessivo, contro il 7% di esuberi registrato in Italia) per salvare le maggiori banche spagnole, gravate da oltre 220 miliardi di crediti deteriorati legati all'esplosione della bolla immobiliare nel 2008.
Così ora una crisi come quella di Banco Popular Espanol trova soluzione nel giro di pochi giorni se non ore con l'intervento di Banco Santander, pronto a rilevare un concorrente col quale aveva pochi punti di sovrapposizione e che dunque potrà, una volta ristrutturato e risanato, contribuire ad accrescere i futuri utili del gruppo. Mentre la crescente competitività delle imprese spagnole (anche grazie a forti investimenti in ricerca e sviluppo e al rapido sviluppo di un ecosistema molto favorevole alla crescita di nuove startup) attira nuovi investimenti dall'estero, in particolare da parte di gruppi come Google e Amazon, favorendo anche l'ulteriore crescita dei gruppi iberici sui mercati mondiali.