Economia
Poste, azioni collocate a 6,75 euro. Padoan incassa 3,4 miliardi. Ora Enav e Fs
"La privatizzazione di Poste Italiane si è conclusa con successo. E' un successo in termini quantitativi, perchè la domanda è stata pari a più di 3 volte l'offerta, e in termini qualitativi, perchè hanno aderito tanti piccoli risparmiatori ma anche grandi investitori, dall'Italia e dall'estero". E' soddisfatto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan del primo step importante del programma di privatizzazioni del Tesoro ovvero l'Ipo delle Poste che porta nelle casse dello Stato 3,4 miliardi di debito che andranno ad abbattare come una-tantum il debito pubblico.
Il Ministero dell'Economia ha fatto sapere che il prezzo dell'offerta del colosso guidato da Francesco Caio è stato fissato a 6,75 euro per azione, a metà della forchetta tra 6 e 7,5 euro. "E' un'operazione che conferma la fiducia dei mercati nel Paese - aggiunge Padoan- ed è una delle più importanti quotazioni "dell'anno. Dimostra che l'Italia ha forti capacità manageriali e imprenditoriali. Adesso avanti con Enav ed Fs". Il debutto in Borsa è atteso per il 27 ottobre.
Con questo prezzo la capitalizzazione di Poste ammonta a 8,8 miliardi, mentre la domanda di titoli si è attestata a 3,3 volte l'offerta globale considerando tutto il range ristretto di 6,5-6,75 euro indicato dal consorzio dei collocatori. Il collocamento istituzionale, che riguarda 317,1 milioni di titoli pari al 70% del totale, è stato coperto 3,6 volte mentre la parte rivolta al pubblico indistinto (135,9 milioni di azioni) ha ricevuto un ammontare di ordini pari a 2,85 volte.
Le prenotazioni, come già emerso nel corso del collocamento, sono arrivate da investitori istituzionali italiani e esteri di alta qualità comprendenti anche fondi sovrani e grandi gestori internazionali. Prima dell'avvio dell'operazione, il ministero aveva annunciato l'intenzione di perseguire una politica dei dividendi nel prossimo biennio, 2015-16, pari ad "almeno l'80%" dell'utile netto consolidato: sulla base delle stime degli analisti e del probabile prezzo di collocamento, il dividend yield supererebbe il 4,5%.
Soddisfatto anche l'amministratore delegato di Poste, Francesco Caio: "Il prezzo lo fa il mercato, il mercato ha sempre ragione, siamo molto contenti. Abbiamo fatto un bel lavoro, abbiamo portato l'Italia in giro per il mondo". Gli investitori istituzionali che hanno aderito all'offerta di Poste italiane "sono di altissima qualità sia per tipologia che per provenienza geografica" ha poi aggiunto il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via, mentre il capo delle segreteria tecnica Fabrizio Pagani ha detto: "Abbiamo tutta la tipologia di investitori".